E’ finalmente arrivata la tanto attesa medaglia dal nuoto per l’Italia alle Olimpiadi di Londra 2012. Non sarà venuta dalle vasche dell’Aquatic Center, ma da una cornice ancora più prestigiosa: il Serpentine Lake, nel cuore di Hyde Park, il polmone verde della City, dove compiendo un percorso per 6 volte si nuota complessivamente per 10 chilometri.
Martina Grimaldi, 23 anni di Bologna, è stata la terza nuotatrice più veloce a coprire la massacrante distanza: ha così portato la 18esima medaglia, di bronzo, al medagliere azzurro. La prima dal nuoto, e la prima in assoluto ai Giochi anche per lei, dopo il decimo posto di Pechino 2008. Da allora, un tris di successi mondiali: bronzo nel 2009, oro nel 2010 e argento nel 2011 a Shanghai, che l’hanno consacrata, giovanissima, tra le migliori interpreti del fondo internazionale, degna erede dell’inarrivabile Viola Valli, vincitrice di ben otto titoli mondiali dal 2001 al 2003. Ma mai salita su un podio olimpico, la varesina, perchè ai suoi tempi il nuoto in acque libere non era ancora considerata disciplina degna di un evento a cinque cerchi.
Ci è riuscita invece Martina Grimaldi, risollevando le sorti degli sport acquatici azzurri proprio in una delle ultime occasioni possibili: erano rimasti solo lei e il collega Valerio Cleri, impegnato nella 10 km maschile in programma venerdì, anche lui iridato ma mai medagliato alle Olimpiadi. Senza contare anche le possibilità del Settebello, che affronterà la Serbia in una semifinale durissima ma che potrebbe significare podio.
Adesso le medaglie per l’Italia sono 18, ma virtualmente già 21 grazie ai pugili Cammarelle, Russo e Mangiacapre qualificati in semifinale (nella boxe non c’è la finale per il bronzo). Le ultime chance di arrotondare ulteriormente il bottino, oltre a quelle già citate, arrivano da nuoto, salto triplo e ginnastica ritmica. Salvo sorprese, sempre gradite.