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Lo tsunami svizzero dà sprint a Piazza Affari, miglior Borsa d’Europa (+2,1%)

Borsa e bond svizzeri ancora a picco mentre Piazza Affari vola (+2,1%) oltre quota 19mila: Finmeccanica, Telecom Italia e in parte la moda i driver – Exploit del Banco Popolare – Pioggia di vendite su WdF – Guadagnano i bond: boom del Btp a 30 anni – Petrolio in recupero – Sale la fiducia americana – Attesa per il Qe di Draghi – Euro sotto 1,15

Lo tsunami svizzero dà sprint a Piazza Affari, miglior Borsa d’Europa (+2,1%)

Piazza Affari ha annullato i ribassi accumulati nei primi giorni del 2015. L’indice Ftse Mib chiude con un rialzo del 2,18%, a 19.255 punti. Nel corso della settimana il rialzo è stato pari al 5,93%. L’effetto del prossimo Qe ha caratterizzato anche gli altri listini del vecchio continente, in forte crescita: Parigi +1,31%, Francoforte +1,35%, Madrid +0,57%.

Continuano a soffrire la Borsa di Zurigo (-5,93%) e quella di Atene (-1,79%), in attesa del pronunciamento del Fitch sul rating (B) e delle elezioni politiche della prossima settimana.

Il vero propellente però, è il dollaro debole, sceso sotto quota 1 nei confronti del franco e sotto 1,15 rispetto al dollaro. A sostenere il principale listino è stato anche il rimbalzo dei titoli petroliferi e bancari, complice il respiro di sollievo del greggio e i tassi record del Btp.

Lo spread tra Btp e Bund, invece, è tornato nuovamente sotto i 130 punti base, a 126, e il tasso del decennale domestico è sceso all’1,67%.

Gettonate in Piazza Affari le banche, con l’eccezione di Monte Paschi (-1%). E’ in corso il consiglio di amministrazione dell’istituto: sul mercato si è fatta strada l’ipotesi che la Vigilanza Europea abbia chiesto un’operazione sul capitale superiore ai 2,5 miliardi.

Effervescenti gli altri titoli del comparto: Banco Popolare +4,35%, Unicredit +2,85%, Bpm +2,41%, Bper +2,61%, Intesa e Mediobanca +1,5%. 

Rimbalza il petrolio sull’onda delle ultime stime dell’Agenzia Internazionale dell’Energia su una possibile crescita della domanda. A Piazza Affari Eni (+3,36%, a 14,47 euro) ha ignorato il downgrade da parte di Canaccord Genuity da buy a hold (prezzo obiettivo tagliato da 20,6 a 15,5 euro). Tenaris +2,2%, Saipem +1,8%.

Da segnalare Enel (+2,7%): Crédit Suisse ha rivisto la raccomandazione da underperform a neutral con prezzo obiettivo confermato a 3,6 euro.

Sale Fca (+2,24%) al traino di JP Morgan, che ha portato il target price da 8 a 12 euro confermando il giudizio neutral.

Nuovo record per Luxottica (+1,53%, a 49 euro) dopo che Kepler Cheuvreux ha alzato il prezzo obiettivo da 38 a 44 euro (hold), non risentendo della decisione di Google di bloccare la vendita dei Google Glass.

La doppia bocciatura di Kepler Cheuvreux (da hold a reduce con prezzo obiettivo rivisto da 6,7 a 7 euro) e di Banca Akros (da accumulate a hold con target price alzato da 8,4 a 8,8 euro) ha invece pesato su Wdf (-4,95) all’indomani della presentazione del budget 2015-2017. 

Sono state premiate invece le azioni Finmeccanica (+4%), dopo il contratto siglato con il Governo peruviano.

La debolezza dell’euro ha spinto su Ferragamo (+4,19%) alla vigilia delle sfilate milanesi per le collezioni maschili. 

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