Sarà prodotto in soli 1500 pezzi numerati, potrà essere acquistato unicamente su prenotazione al costo di 54 euro al chilo lo storico Panettone firmato dal grande maestro della cucina italiana d’autore Gualtiero Marchesi.
A realizzarlo sarà Vincenzo Tiri il famoso chef lievitista, classe 1981 di Acerenza, campione negli anni di riconoscimenti nazionali come miglior panettone dell’anno, con il suo innovativo metodo che prevede 3 fasi di impasto e 72 ore di lavorazione che ha aperto a Potenza la prima pasticceria al mondo di soli dolci lievitati, vincitore, nell’ottobre del 2021 del prestigioso World Pastry Star, premio internazionale dedicato al mondo della pasticceria.
Fu il grande Gualtiero Marchesi a trasmettergli il suo scettro quando dieci anni fa, durante una manifestazione enogastronomica assaggiò il panettone di Vincenzo Tiri e decise di affidare al pasticcere lucano la sua ricetta. Da allora Vincenzo Tiri, anno dopo anno ha prodotto, sempre rispettando la ricetta del Maestro, lievitati della Fondazione Marchesi realizzati, ogni Natale in pochi pezzi numerati. Racconta Tiri: ‘Ero in laboratorio e ricevetti una telefonata da un numero sconosciuto. Risposi, equando la persona dall’altro capo del filo mi disse che era Gualtiero Marchesi pensai fosse uno scherzo. Ma dovetti ricredermi. Marchesi mi disse che faceva produrre il suo panettone dagli anni80 ma che, dopo averlo assaggiato, era entusiasta del mio lievitato per qualità, equilibrio leggerezza e che voleva affidarmi la realizzazione della sua ricetta. Una sfida che continua ad onorarmi e che affronto, stagione dopo stagione, sempre con lo stesso impegno e rispetto. Amava moltissimo il colore oro e voleva che il suo lievitato avesse una pasta di un bel giallo intenso. Ancora oggi uso uova selezionate a pasta gialla per rispettare questo suo desiderio’.
Rivelato solo quest’anno il lievitista cui Marchesi affidò la sua ricetta: è il pluripremiato Vincenzo Tiri
Da allora sono passati dieci anni e proprio in occasione di questo dolce anniversario, che coincide anche con quello di Accademia Gualtiero Marchesi, la Fondazione ha deciso non solo di dichiarare il nome dell’autore del suo lievitato ma, insieme a lui, di realizzarne una edizione speciale. Continua il Maestro Vincenzo Tiri: ‘Ho sempre filologicamente rispettato la ricetta datami da Gualtiero. Una ricetta classica ed equilibratissima cui è impossibile, oggettivamente, apportare significative migliorie. Ed infatti l’edizione di quest’anno non è stata migliorata ma arricchita di un prezioso blend di vaniglie che gli conferisce un tocco aromatico particolare ed elegante’. Del resto, il panettone per il Maestro Gualtiero Marchesi era molto di più di un semplice dolce, Incarnava, per lui, non solo la milanesità più autentica ma anche, e soprattutto, quell’approccio alla ricetta e al gusto fatto di rigore ed essenzialità. Nel solco del suo pensiero la scelta di rendere notala collaborazione con Vicenzo Tiri nell’attesa della concretizzazione di altre collaborazioni che verranno. Il Panettone Gualtiero Marchesi edizione 2024, accademia@marchesi.it . i proventi della vendita sono destinati a supportare le attività culturali di Fondazione Gualtiero Marchesi.
La Fondazione Marchesi: promuovere attività di formazione e perfezionamento per una corretta alimentazione come fattore di crescita umana, civile e democratica
La Fondazione Gualtiero Marchesi dal 2010 si propone di valorizzare, promuovere e diffondere tutte le forme di arte quale elemento culturale caratteristico dell’Italia, dalla pittura alla scultura, al teatro, alla musica, e compresa la “cucina” quale forma di arte compresa nell’idea di “bello e buono”, come fattore di crescita umana, civile e democratica. La Fondazione si rivolge pertanto, da un lato ai professionisti operanti in tutte le arti, promuovendo attività di formazione e perfezionamento e dall’altro ai bambini con la finalità di avvicinarli alle arti, di educarla gusto estetico, musicale e della buona cucina, diffondendo la cultura del bello e buono, e della cultura alimentare in genere fondamento di una sana e corretta alimentazione. La Fondazione, che non ha scopo di lucro, persegue esclusivamente finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale mediante lo svolgimento in via esclusiva o prevalente di attività di interesse generale ai sensi del D.lgs. 117/2017. Dopo l’esperienza didattica con ALMA nel 2014 Gualtiero Marchesi decise di creare nella storica via Bonvesin de la Riva la “sua” Accademia, perché si rese conto che solo in questa scuola avrebbe potuto decidere liberamente i piani di formazione e la scelta dei docenti, senza compromessi. Così Bonvesin de la Riva diventa un luogo di studio, di apprendimento e di sperimentazione dove formare i cuochi e divulgare i principi di una sana alimentazione, dove la cucina e l’arte, in tutte le sue manifestazioni, potranno contribuire alla definizione del buono e del bello. L’accademia ha il ruolo principale di formare i giovani alla cucina professionale dando loro gli strumenti necessari per poter entrare nelle cucine dei migliori ristoranti italiani aderenti all’Associazione Le Soste fondata nel 1982 dal Maestro. Inoltre, l’Accademia offre vari livelli di formazione ai cuochi, che conoscono già fondamentali e desiderano affinare le proprie competenze, mettendosi in gioco al di là della semplice bravura, la possibilità di intraprendere un percorso dove accanto al modo di cucinare si intravede anche il senso della cucina. In Bonvesin de la Riva si realizzano inoltre lezioni e corsi di cucina dedicati a chiunque sia interessato ad approcciarsi alla cucina in modo corretto, eventi di team building, incontri con la stampa, eventi di varia natura e particolari cene dedicate alla Grande Cucina di Gualtiero Marchesi.