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Lo storico brand italiano Versace a dialogo con il nuovo investitore

Nel giro di pochi giorni, dicono dalla Reuters, il tradizionale brand italiano Versace proseguirà i colloqui in vista di un ingresso nel capitale di un nuovo soggetto con quota di minoranza. Una scelta sofferta, ma necessaria per una futura rinascita, come afferma la stessa Signora Versace. Il nome più probabile è Investcorp, con sede in Bahrein

Lo storico brand italiano Versace a dialogo con il nuovo investitore

«Il marchio Versace ha potenzialità enormi. I nostri advisor stanno selezionando un investitore che entrerà con una quota di minoranza con un aumento di capitale. Noi non vendiamo. Ma piccolo non è né bello né conveniente: bisogna crescere». Queste le parole di Donatella Versace in una testimonianza di due giorni fa al terzo Master luxury and fashion management del Sole 24 Ore. E in effetti, nel giro di pochi giorni, fa sapere la Reuters, verranno definiti gli interlocutori con cui lo storico marchio italiano Versace proseguirà i colloqui in vista di un ingresso nel capitale di un nuovo soggetto con una quota di minoranza.

Il nome più probabile in corsa per una partecipazione nella casa di moda è Investcorp, con sede in Baherein. La società aveva già avuto in portafoglio Gucci dal 1993 al 1996 e non ha mai nascosto una predilezione per fashion e brand. Nel gennaio scorso, intervistato da Reuters, Hazem Ben-Gacem, head of corporate investments in Europa di Investcorp, indicò moda e retail come potenziali target di investimenti in Italia.

Tra gli interessati anche il Fondo Strategico Italiano (Fsi), descritto da alcune fonti come molto determinato sull’operazione. Il fondo guidato da Maurizio Tamagnini si muove in proprio e non attraverso IQ Made in Italy, la joint venture con Qatar Holding.

Non ci sarà una vendita di quote da parte della famiglia, ma il partner, finanziario e non industriale, entrerà rilevando una quota del 15-20%, attraverso un aumento di capitale riservato. Ricordiamo che l’azienda Versace (408,7 milioni di ricavi nel 2012, con un Ebitda di 44,5 milioni) è controllata dalla figlia di Donatella Versace, Allegra Versace Beck al 50%, dal fratello maggiore Santo con il 30% e da Donatella stessa con il 20%. “Mi sono aggrappata con le unghie alla mia azienda – ha detto la Signora Versace in un’intervista sempre di due giorni fa al Sole 24 Ore – un’azienda che ha attraversato momenti molto difficili dopo la morte di mio fratello Gianni. Ho fatto qualche sbaglio – più di uno, lo ammetto – però poi ho trovato la mia voce, ho trovato la forza di combattere per quello che veramente penso. Risorgeremo alla grande”. E forse il Risorgimento potrà iniziare proprio dall’ingresso di nuovi investitori che “sappiano fare squadra”.

La tempistica della scelta non è rigida e dipenderà “anche dagli impegni della famiglia”. A Milano domani inizerà, infatti, la settimana della moda e gli appuntamenti che coinvolgono la griffe della Medusa potrebbero determinare uno slittamento. 74 sfilate, 55 presentazioni e 15 presentazioni della Milano Fashion Week terranno impegnata la Signora Versace, mentre Banca Imi e Goldman Sachs continueranno nella ricerca di un partner.

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