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Lo Stato anche nelle Pmi strategiche: novità nel Decreto Agosto

Si allarga ancora di più la presenza dello Stato nell’economia: il Decreto Agosto permette a sorpresa a Invitalia di assumere partecipazioni, sia pure di minoranza e temporanee, nelle Pmi – Ma se non schiariscono bene le condizioni e i limiti dell’intervento dello Stato, il pericolo di ambiguità è molto forte

Lo Stato anche nelle Pmi strategiche: novità nel Decreto Agosto

Si allarga la presenza dello Stato nell’economia. Una delle novità del Decreto Agosto è la possibilità per lo Stato di entrare nel capitale anche delle piccole e medie imprese sotto i 250 dipendenti che abbiano “rilevanza strategica per l’interesse nazionale” e che siano in difficoltà o rischino di finire in mani straniere. Sarà Invitalia a rappresentare lo Stato nelle Pmi e lo farà assumendo partecipazioni temporanee, di minoranza e di supporto agli investitori privati..

D’ora in avanti lo Stato – direttamente o indirettamente -non sarà più presente solo in Rai, Alitalia, Eni, Enel, Terna, Leonardo, Ferrovie dello Stato, Poste italiane, Monte dei Paschi ma anche nelle piccole e medie imprese considerate strategiche, sia pure senza assumere il controllo. E’ quello che Il Sole 24 Ore chiama Covidalism, ossia il capitalismo in tempi di Covid-19 in cui la presenza dello Stato a spese del mercato si amplia giorno dopo giorno in modo abnorme.

Di fronte a un’emergenza epocale come quella della pandemia non è più un’eresia l’allargamento dello Stato in economia ma non può nemmeno diventare surrettiziamente la regola. Di fronte alla crisi finanziaria del 2007-8 non fece scandalo che lo Stato entrasse nelle banche perfino negli Stati Uniti e in Gran Bretagna uscendo dopo pochi anni con lauti guadagni. Ma ci sono alcune condizioni ineludibili da fissare e da chiarire:

1) chi stabilisce e con quali criteri se una Pmi è strategica o no? Non può certo bastare qualche asset tecnologico per definire strategica un’azienda: il rischio è che tutto venga considerato strategico e che si disperdano così risorse preziose.

2) che ruolo svolge lo Stato quando entra nel capitale di un’azienda di piccola o media dimensione? Interviene nella gestione, al di là delle assicurazioni di facciata, o si limita a un ruolo di sleeping partern?

3) come si stabilisce il limite temporale della presenza pubblica nelle Pmi e fino a quando può durare?

Non sono dettagli marginali ma condizioni che qualificheranno in un modo o nell’altro l’estensione della presenza dello Stato nelle Pmi e su cui non potranno esserci ambiguità

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