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Lo spread snobba l’allarme Ue: scende a 300 pb

Lo spread scende, per la prima volta dallo scorso 8 marzo, a 300 punti. Nonostante l’immobilismo politico dell’Italia e l’allarmante rapporto della Commissione europea sul contagio da parte del nostro debito sovrano, arriva la dimostrazione che per gli investitori il rischio Paese è in diminuzione.

Il merito è del pieno in asta che ha fatto oggi il Tesoro, collocando bot a 3 e 12 mesi (con domanda in aumento e calo dei rendimenti). Sulla scadenza più breve, 3 miliardi di titoli assegnati, è stato toccato il minimo storico allo 0,243% dallo 0,765% dell’asta di ottobre 2012. Venduti anche tutti gli 8 miliardi di titoli a un anno, con un rendimento medio calato allo 0,922% dall’1,280% di marzo.

Lo spread non scendeva a 300 punti da fine febbraio. A fine marzo aveva sfiorato i 350 punti e il 4 aprile era sceso fino a 335. Il segnale positivo è confermato dal superindice Ocse, secondo cui l’economia italiana sta per vivere una “svolta positiva”, in un contesto in cui la crescita “si sta risollevando in tutte le maggiori economie”.

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Categories: Finanza e Mercati
Tags: BoTSpreadUe