Non si ferma la caduta di Piazza Affari, che oggi perde l‘1,69% e scende a 18.485 punti, divisa fra il rimbalzo di Saipem +6,35% e il tonfo di Stm -10,16%, alla luce delle rispettive trimestrali. Soffrono soprattutto le banche, dopo la retrocessione di Moody’s su 12 istituti, a causa della revisione del rating sull’Italia e per le cattive notizie che vengono dall’obbligazionario: il rendimento del Btp 10 anni risale al 3,61% e lo spread con il Bund decennale sfonda la soglia dei 320 punti e si ferma a 322.10 (+2,42%). Il governo non vuole uscire dall’euro, ma non è nemmeno intenzionato a cambiare rotta sulla manovra, nonostante la bocciatura della Commissione Europea e in attesa del giudizio di S&P di venerdì e delle parole di Mario Draghi domani, mentre dal fronte macro si rafforzano i segnali di rallentamento economico con gli indici Pmi della zona euro di ottobre sotto le attese (a 52,7, minimo da 25 mesi, contro un 53,9 previsto). Il dato pesa particolarmente sull’euro, che scende sotto 1,14 contro il dollaro.
Il rosso di Milano s’inserisce in un quadro europeo debole, dopo la spallata pomeridiana di Wall Street, nuovamente in ribasso. Francoforte -0,73%; Parigi -0,29%, Madrid -0,36%, Londra +0,12%, Zurigo -0,27%.
I listini di New York, dopo un avvio incerto, sono in territorio negativo. Il Dow era partito bene, con i risultati trimestrali di Boeing, che hanno ampiamente battuto le stime, ma poi ha cambiato rotta a causa dei tecnologici. I mercati appaiono particolarmente nervosi, in una giornata in cui si susseguono le notizie di vari attentati negli Usa (una sequenza di pacchi bomba intercettati presso le abitazioni della famiglia Clinton e Obama, nonché gli studi ‘Cnn’ a New York). Pesa anche il nuovo attacco di Donald Trump alla Banca centrale americana e al suo presidente Jerome Powell, giudicato troppo falco dall’inquilino della Casa Bianca. Oggi intanto la Banca centrale del Canada ha alzato i tassi d’interesse di 0,25%, portandoli all‘1,75%. Si attende domani la Bce, che non toccherà i tassi, ma il suo presidente Mario Draghi dirà qualcosa forse sul caso italiano.
Sul fronte delle materie prime il petrolio rimbalza nonostante il dato sulle scorte settimanali Usa peggiore delle attese: Brent +1,2%, 77,06 dollari al barile. Stabile l’oro, in area 1229 dollari l’oncia. Regina di Piazza Affari oggi è Saipem, dopo la trimestrale che ha confermato gli obiettivi del 2018. Si prende una rivincita anche Moncler, +2,29%, in attesa dei conti, grazie alla buona intonazione della moda in scia a Kering (+4,79% a Parigi), la holding francese che controlla Gucci: il marchio fiorentino ha registrato un incremento del fatturato del 35% anno su anno, e non si vedono segnali di rallentamento.
Bene Luxottica +0,8%, Atlantia +0,57%, Campari +0,47%. In maglia nera è invece Stm, nonostante i risultati in crescita. A pesare sul titolo del produttore di microchip contribuisce la guidance prudente, soprattutto in termini di margine lordo, del quarto trimestre, insieme alle indicazioni emerse dalla trimestrale del colosso americano Texas Instruments. Il settore è fra i più colpiti dalla guerra commerciale con la Cina. Le vendite si abbattono su Poste, -4,03% e Mediaset -3,56%. Segna tempesta anche il tradizionale barometro di Piazza Affari, vale a dire le banche. Fra le peggiori Banco Bpm -4,76%; Ubi -4,14%; Unicredit -3,37%. Intesa San Paolo perde il 3,43%, anche a seguito della notizia che i colloqui con BlackRock per un’alleanza strategica nell’asset management sono congelati a causa dell’instabilità attuale dei mercati che suggerisce molta cautela negli investimenti sull’Italia. Fuori dal listino principale s’inabissa Carige, -6,12%, nonostante il rialzo in avvio di seduta dopo che il cda ha approvato la cessione di Utp per 366 milioni di euro a Bain Capital e ha confermato la data del 30 novembre per la presentazione del Capital Conservation Plan, con le delibere relative alle misure per il rispetto del Total Capital Ratio che saranno assunte entro il 12 novembre. Il board ha scelto inoltre Ubs come advisor finanziario “per esplorare la possibilità di alleanze strategiche”. Prosegue il calo anche di Mps, -5,58%.
Sull’Aim la bolognese Bio-on sale del 4,1%, a seguito dell’accordo con il gruppo TAIF JSC, che acquisterà una licenza, per il primo impianto in Russia per la produzione di bioplastica PHAs. Il valore complessivo dell’operazione è di 17,6 milioni. Da inizio anno il titolo Bio-on ha guadagnato circa l’80%.
Fate piangere voi con questo tartassamento sullo spread…