Quota 300 in vista. Prosegue a ritmi fortissimi il recupero dei titoli di Stato italiani, sull’onda degli acquisti delle banche, italiane e non. Di riflesso lo spread tra Btp e Bund si è ridotto a 308 punti base. Il rendimento del decennale perfora, al ribasso, la soglia del 5% (la frontiera del rischio di non ritorno verso un eventuale default, come previsto a torto dalle Cassandre) per toccare quota 4,91%, -28 punti base rispetto alla vigilia.
La Borsa di Milano chiude ai massimi, con l’indice FtseMib che sale del 2,93% a quota 16830. La Borsa di Londra avanza dello 0,9%, Parigi +1,2%, Francoforte guadagna l’1%.
Il rimbalzo dei titoli di Stato e delle Borse europee, Italia in testa, fa bene anche a Wall Street: gli indici Dow Jones e S&P salgono dello 0,3%, il Nasdaq avanza dello 0,66%. Negativi invece i dati macro Usa: scende a 52,4 l’indice Ism, ben al di sotto delle attese degli economisti, che indicavano 54,5. Per l’Ism, quota 50 rappresenta lo spartiacque fra previsioni di espansione e previsioni.
Strepitose le performance delle banche. Vola il Banco Popolare (+10,51%), uno degli istituti più esposti al giudizio dell’Eba, l’authority europea che sta per ultimare i conti sugli aumenti di capitale. Dopo il rimbalzo dei titoli di Stato, l’emergenza dovrebbe essere per lo meno accantonata. In grande spolvero anche Unicredit (+5,98%), Intesa (+4,49%), Pop.Milano (+5,89%), MontePaschi (+4,9%), Ubi (+5,79%). Continua intanto il rally dei titoli del risparmio gestito: Mediolanum (+2,56%), Azimut +3,14%.
In rialzo anche i titoli industriali. Fiat guadagna il 4,88% dopo gli ottimi dati sulle vendite della controllata Chrysler. A febbraio il gruppo americano ha registrato un boom di vendite: +40%, a 133,5 milioni di euro. Il dato si somma a un ottimo gennaio. Nei primi due mesi dell’anno Chrysler ha registrato un rialzo delle vendite del 42%. Acquisti anche su Fiat Industrial (+2,2%). In deciso rialzo Prysmian (+3,4%), dopo che Bank of America ha confermato la raccomandazione buy e ha alzato il target price a 13 euro da 17 euro.
Sale anche Generali (+2,8%). In rialzo anche l’arcipelago Ligresti-Unipol: Fondiaria–Sai sale del 3,9%, Unipol guadagna il 7%, e più di tutte corre Milano Assicurazioni, la controllata di Fon-Sai, che è sospesa dopo avere segnato un rialzo del 17%. In ribasso A2A (-3,3%), dopo il fallito tentativo di Alpiq di vendere il suo 5%.