La speculazione allenta la presa e i nostri titoli di Stato riprendono ossigeno. Complice il netto calo del Bund in attesa dell’asta del decennale tedesco, a metà mattina lo spread italiano torna sotto quota 460, dopo aver chiuso la seduta di ieri a 474 punti base. Il nuovo livello del differenziale fra i Btp a dieci anni e i Bund tedeschi corrisponde a tassi d’interesse sui nostri titoli pari al 6,08%. Un valore ancora molto alto, ma in calo rispetto al picco di 6,22% toccato ieri.
Negli stessi minuti Piazza Affari viaggia in rialzo di circa un punto, sostenuta dalla ripresa dei titoli bancari, che a loro volta beneficiano del calo di tensione sul mercato del debito. Fra le prestazioni migliori del Ftse Mib, quelle dei due istituti di credito maggiori: Intesa Sanpaolo guadagna l’1,86%, Unicredit l’1,68%.
Anche in Spagna si registra la calma dopo la tempesta di ieri. Lo spread fra Bonos e Bund a dieci anni, che ieri aveva chiuso a 528 punti base, si riduce a 516, con rendimenti che tuttavia rimangono ben oltre la soglia d’allarme, al 6,67%.
Intanto la Borsa di Madrid guadagna l’1,15%. Positivi anche gli altri listini europei, con Parigi in rialzo dello 0,60%, Francoforte dello 0,74% e Londra dello 0,45%.