Anche a Londra si respira aria di tagli. Lloyds Banking Group ha annunciato oggi che entro il 2014 manderà a casa 15mila lavoratori. Gli esuberi farebbero parte di una strategia più a lungo termine che ha l’obiettivo di ridurre entro 3 anni i costi complessivi di 1,5 miliardi di sterline.
Fa parte del piano del gruppo dimezzare la sua presenza internazionale da 30 a 15 Paesi. I risparmi verranno anche dalle risorse ottenute con l’integrazione con Hbos, acquisita durante la crisi finanziaria.
Dal lato opposto Lloyds punta a attirare nuovi e facoltosi clienti e prevede investimenti in Lloyds TSB, Halifax, Bank of Scotland e nelle attività assicurative di Scottish Widows.
“Abbiamo tre motivi imprescindibli per cambiare – afferma l’amministratore delegato del Gruppo Antonio Horta-Osorio -. Dobbiamo ritornare agli utili al piu’ presto possibile, dobbiamo sostenere l’economia britannica e dobbiamo restituire i soldi ai contribuenti”.
Il gruppo è stato formato a inizio 2009 dalla fusione tra Lloyds Tsb e Hbos e conta tremila filiali e 22 milioni di conti correnti. Da allora sono stati tagliati 28mila posti di lavoro e l’annuncio è destinato a creare ulteriore malconento nel personale.
Lloyds Banking Group ha annunciato 15mila tagli al personale
Il gruppo britannico prevede di tagliare 15mila posti di lavoro entro il 2014. Il piano prevede anche di dimezzare la sua presenza internazionale da 30 a 15 Paesi.