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ll Consiglio dei ministri approva il decreto del fare per rilanciare l’economia

“Sono misure per rilanciare l’economia”. A parlare è Enrico Letta, commentando il “decreto del fare”, il primo di un certo rilievo del suo governo, approvato ieri dal consiglio dei ministri: 80 articoli per spingere l’economia con interventi che spaziano dal fisco alla casa, dalle infrastrutture alla giustizia e alla burocrazia, dalla nautica al suolo e all’Agenda digitale, dalla liberalizzazione del wi.fi Internet ai risparmi sulle bollette elettriche, da Equitalia ai cantieri.

Tra i provvedimenti ce ne sono numerosi rivolti all’obiettivo di ridisegnare il fisco, rendendolo, per quanto possibile, un “fisco amico”: tra questi la revisione dei poteri di Equitalia, che permetterà ai contribuenti in difficoltà economica di spalmare il pagamento dei debiti tributari fino a 120 rate, contro le attuali 72, mentre diventa impignorabile la prima casa per debiti tributari inferiori a 120 mila euro, con esclusione delle sole case di lusso. Una misura, quest’ultima, accolta con grande soddisfazione dai membri del centrodestra.

Il decreto prevede, poi, anche un investimento straordinario di edilizia scolastica che sarà finanziato dall’Inail, fino a 100 milioni di euro all’anno per ogni anno dal 2014 al 2016. Per questo piano edilizio varrà una norma inserita in via sperimanetale, ovvero l’indennizzo per ritardi della pubblica amministrazione

C’è poi quella che Anna Maria Cancellieri ha definito una “terapia d’urto” per la giustizia civile, ovvero lo smaltimento di 1,2 milioni di pratiche arretrate, mentre il ministro dell’IStruzione Maria Chiara Carrozza, apre al turnover nell’Università, che porterà all’assunzione di 1.500 ricercatori di tipo B e altrettanti professori ordinari.

Sarà facilitato l’accesso alle risorse per le aziende che voglioni in vestire in macchinari, con il coinvolgimento della Cdp, e sarà rafforzato il fondo di garanzia per le piccole e medie imprese.

Tra i provvedimenti principali del decreto c’è, infine, anche la completa liberalizzazione di Internet: per utilizzare una rete wi fi pubblica non sarà più richiesta l’identificazione deil’utente.

Il premier Letta, presentando il decreto, ha affermato che è rivolto a quegli italiani che vogliono rilanciare l’economia e ora possono farlo, mentre Angelino Alfano ha espresso tutta la sua soddisfazione, relativa soprattutto al pacchetto di norme riguardanti Equitalia: “Il cittadino deve considerare lo Stato come un amico”.

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