Una notte da leoni. Liverpool-Real Madrid è quanto di meglio ci si potesse augurare per una finale di Champions, sia dal punto di vista tecnico che di storia e tradizione. Parigi ospiterà un match tra due delle squadre con maggior attitudine alla Coppa, abituate da sempre a esaltarsi ogniqualvolta parte la celebre musichetta. Ma è soprattutto il livello calcistico a rendere la sfida assolutamente imperdibile: Klopp da una parte, Ancelotti dall’altra, in mezzo ventidue campioni pronti a tutto pur di salire sul tetto d’Europa. Per i Reds sarebbe la settima volta, per i Blancos addirittura la quattordicesima, il tutto sotto gli occhi di circa 350 milioni di spettatori sparsi per il globo.
Liverpool-Real Madrid (ore 21, Canale 5 e Sky Sport)
Lo Stade de France si prepara dunque a ospitare una finale stupenda, così livellata verso l’alto da rendere difficile qualsiasi pronostico. Dal punto di vista tecnico le squadre si equivalgono, anche se forse la bilancia pende leggermente verso il Liverpool, da quello mentale pure, per quanto qui il borsino sia forse favorevole al Real. Analizzando i rispettivi cammini invece emerge come siano i Blancos ad aver percorso quello più difficile, considerando che, dagli ottavi in poi, se la sono dovuta vedere con Psg, Chelsea e Manchester City, tutte eliminate al termine di corride folli nel catino magico del Bernabeu.
I Reds sono stati più fortunati a livello di sorteggio, anche se avevano cominciato con un girone di ferro con Atletico Madrid, Milan e Porto e un ottavo tutt’altro che semplice contro l’Inter: superati i nerazzurri, però, hanno trovato Benfica e Villarreal, raggiungendo la finale senza particolari problemi. Il faccia a faccia di stasera, peraltro, ha il sapore della cosiddetta “bella”: gli altri due precedenti, infatti, hanno visto una vittoria a testa, con gli inglesi vittoriosi nel 1981 e gli spagnoli a rispondere nel 2018, per quella che fu l’ultima Champions targata CR7.
Per Klopp si tratterebbe della seconda vittoria in carriera, a fronte di due sconfitte (una ai tempi del Borussia Dortmund, l’altra proprio nella sfida appena citata), per Ancelotti invece della quarta, la seconda sulla panchina Blanca dopo la celeberrima Decima del 2014.
Qui Liverpool – Klopp: “La storia dice Real, ma se noi siamo al top…”
“Se pensi alla storia, all’esperienza dell’avversaria, a come il Real Madrid è tornato da certe situazioni… Penso che i favoriti siano loro – ha spiegato il tecnico tedesco -. Ma se noi siamo al top è davvero difficile affrontarci, io perso un sacco di finali nella mia vita, però i ragazzi sono cresciuti enormemente negli ultimi tre anni. Facciamo parte di un grandissimo club, abbiamo giocatori giusti per la dimensione della nostra squadra e arriviamo a questa finale in un ottimo momento”.
Qui Real Madrid – Ancelotti: “Sappiamo come gestire queste sfide”
“Arrivare alla finale è un grande successo per noi, arrivare qui è stato molto importante perché la stagione è stata molto molto buona, siamo molto vicini dal ricavare il massimo – il pensiero di Carlo -. L’ambiente è tranquillo, questa squadra gestisce molto bene questo tipo di gare, i più vecchi aiutano i giovani a tenere lo spogliatoio con confidenza ed eccitazione. Abbiamo meritato di arrivare fin qui, perché abbiamo mostrato qualità… Poi nella storia di questo club, nel momento di difficoltà, la squadra spesso ha trovato la forza di reagire”.
Liverpool-Real Madrid, le formazioni
Dopo le dichiarazioni della vigilia è tempo di far parlare il campo, che vedrà due squadre senza troppi problemi di formazione, anche se il Liverpool dovrà fare i conti con un Thiago Alcantara acciaccato e, soprattutto, con le scorie di un campionato appena concluso (peraltro senza vincerlo), a fronte di un Madrid già campione di Spagna da diverse settimane.
Klopp punta sul tridente Salah-Mané-Diaz
Jurgen Klopp ha cullato a lungo il sogno del “quadruplete”, poi però, dopo aver vinto Coppa di Lega e FA Cup, s’è dovuto arrendere al Manchester City, laureatosi campione d’Inghilterra con un punto di vantaggio. La Champions gli offre però una ghiotta possibilità di rivincita, ma anche il rischio di trasformare una stagione potenzialmente storica in una carica di rimpianti. Il tecnico tedesco si affiderà a un 4-3-3 con Alisson in porta, Alexander-Arnold, Matip, Van Dijk e Robertson in difesa, Henderson, Fabinho e Keita a centrocampo, Salah, Mané e Luis Diaz in attacco, con Firmino pronto a subentrare dalla panchina.
Ancelotti si affida a Benzema e Vinicius
Carlo Ancelotti ha già vinto la Liga, ma sa bene che è il piatto principale è proprio la Champions League, specialmente al Real. La Decima del 2014 lo ha già fatto entrare nel cuore dei madridisti, bissare con la Quattordicesima però lo renderebbe davvero immortale, tanto più dopo le rimonte dei turni precedenti, che hanno fatto impazzire di gioia l’esigentissimo pubblico del Bernabeu. Carletto vuole vincere a tutti i costi e ci proverà con un 4-3-3 con Courtois tra i pali, Carvajal, Militao, Alaba e Mendy nel reparto arretrato, Modric, Casemiro e Kroos in mediana, Valverde, Benzema e Vinicius Junior nel tridente offensivo.