E’ definitiva la sentenza di assoluzione di Marco Tronchetti Provera nel processo in cui era stato accusato di diffamazione da parte di Carlo De Benedetti in qualità di editore del gruppo Repubblica – L’Espresso. Sono infatti scaduti i termini a disposizione della difesa di De Benedetti per chiedere alla Corte d’Appello di Milano di ribaltare il verdetto pronunciato il 21 settembre 2015 dal giudice della quarta sezione del Tribunale Monica Amicone.
Il presidente di Pirelli e l’Ingegnere, nell’ottobre 2013, erano stati protagonisti di un acceso scambio sulle rispettive capacità imprenditoriali, che aveva toccato vicende come la bancarotta del Banco Ambrosiano, Tangentopoli e la storia di aziende come Fiat e Olivetti. Uno scontro finito sulle pagine dei quotidiani nazionali e approdato in tribunale, dopo la querela presentata dall’editore del Gruppo L’Espresso.
Tronchetti Provera era stato assolto con la formula perché il fatto non costituisce reato. In particolare, Tronchetti era finito a processo per aver replicato a un’intervista radiofonica di Carlo De Benedetti affermando, attraverso dichiarazioni rese all’Ansa, che l’Ingegnere “è stato molto discusso per certi bilanci Olivetti, per lo scandalo legato alla vicenda di apparecchiature alle Poste Italiane, che fu allontanato dalla Fiat, coinvolto nella bancarotta del Banco Ambrosiano, che finì dentro per le vicende di Tangentopoli”.