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L’Italia torna in Europa e Mattarella propone di cambiare il Patto di stabilità

Imagoeconomica

Sul lago di Como soffia il vento dell’Europa. Sebbene la 45esima edizione del Forum Ambrosetti, tradizionale ritrovo post vacanziero della classe dirigente italiana e internazionale, sia stata “azzoppata” dall’assenza dei rappresentanti del nuovo Governo italiana e della nuova Commissione Ue che ancora deve svelarsi, una cosa è risultata certa: le “elite” si sono riprese la scena, rubandola ai sovranismi o nazionalpopulismi che dir si voglia, che solo fino a poche settimane fa monopolizzavano la politica italiana ma non solo.

E così a Villa d’Este di Cernobbio si torna a guardare con fiducia e ottimismo all’Europa che verrà, e al ruolo dell’Italia nel mondo: ancoràto appunto a Bruxelles e orientato verso l’Atlantico, dopo le derive russo-cinesi del precedente esecutivo. Europa sì, ma cambiando il Patto di stabilità ha subito messo le carte in tavolo, con un messaggio non rituale al Forum, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

“Divertente”, così ha, a sua volta, definito Matteo Salvini la guest star di questa edizione, l’ex segretario di Stato Usa Hillary Clinton, che ha animato la giornata di sabato con un intervento molto atteso. Forse il più atteso, visto il forfait nella stessa giornata del premier Giuseppe Conte. “Qua in Italia è appena nato un governo che ha lasciato fuori una delle figure politiche più entertaining”, ha detto letteralmente la sfidante di Donald Trump alle ultime elezioni presidenziali.

Proprio Trump, così come Boris Johnson e cioè i massimi esponenti di quei sovranismi che ancora ci sono ma sembrano andare sempre meno di moda, sono stati bocciati dal “televoto” dei partecipanti del Forum: imprenditori, banchieri, manager hanno in blocco definito molto negative le loro esperienze, come era prevedibile.

Meno prevedibili gli esiti di altri sondaggi: sebbene le elite ambrosettiane vedano sicuramente di buon occhio il nuovo Governo, continua a non convincere del tutto il premier Conte, che l’anno scorso aveva fatto il suo esordio assoluto a Villa d’Este. Per il 23,7% degli imprenditori l’operato del Presidente del Consiglio non arriva alla sufficienza e strappa un 5 in pagella, ma per il 14,7% della platea il giudizio è addirittura molto negativo, mentre i più entusiasti di Conte sono appena il 2,6% dei presenti.

Un risultato in controtendenza con quello del Paese reale, dove il premier viene considerato con meno cautela il vero anti-Salvini. Viene invece premiato anche dal Forum l’ex presidente greco Alexis Tsipras: sulla politica dei salvataggi e in particolare su quello della Grecia, l’opinione era prima dell’intervento di Tsipras molto negativa (16,7%), mentre dopo il suo discorso tale percentuale è scesa al 10%.

Tornando a Salvini, in un panel della mattina si era espresso anche l’ex premier Romano Prodi, con un giudizio più serio rispetto all’ironia contrapposta da Hillary Clinton: “Finalmente un esecutivo che avrà rapporti seri con l’Europa – ha detto l’ex presidente del Consiglio italiano ed ex presidente della Commissione europea -. Spero che avremo un peso superiore. Ho ricevuto tante telefonate da amici europei e da parte loro c’era senso di sollievo. Sono rimasto contento di vedere le reazioni visibili, come il calo dello spread, che ora sta aiutando l’Italia e spero resti stabile. Questo vuol dire che i mercati percepiscono che ci sono meno rischi”.

Un po’ meno ottimisti gli ospiti del Forum Ambrosetti: solo secondo il 3,6% di loro il rischio di una deriva populista in Europa è “molto basso”, mentre il 14% lo ritiene addirittura “alto”. E il 52,4% dei partecipanti ritiene per certa la rielezione di Trump. Da Cernobbio arriva ottimismo, ma senza abbassare la guardia.

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