Le buone notizie non hanno abbondato in Italia negli ultimi tempi. Ma, subito dopo Ferragosto, ecco una consolante classifica, stilata da Bloomberg Rankings. La classifica riguarda la salute, e sono stati esaminati 140 paesi. Il metodo si vale di due stadi: prima si calcola un punteggio sulla base della mortalità infantile, della speranza di vita alla nascita, della speranza di vita a 65 anni, dei tassi di mortalità in varie coorti di età, e delle cause di morte, distinguendo fra malattie contagiose e non. Da questo punteggio “buono” viene sottratto un punteggio ‘cattivo’ ottenuto dal consumo di sigarette e di alcool, dall’obesità e dalla presenza di altri fattori di rischio (pressione, glicemia, Aids, inquinamento, qualità dell’acqua, tasso di vaccinazione…).
Il risultato: l’Italia è al primo posto nei 140 paesi secondo il punteggio ’buono’, e scende al secondo posto (dopo Singapore) una volta che siano sottratti i fattori di rischio. Insomma, se lo spread ci fa rodere il fegato, consoliamoci col fatto che siamo in ottima salute…
http://images.businessweek.com/bloomberg/pdfs/WORLDS_HEALTHIEST_COUNTRIES_V2.pdf
http://www.bloomberg.com/slideshow/2012-08-13/world-s-healthiest-countries.html#slide22