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Liste elettorali, pasticci per tutti ma il metodo di M5S è una presa in giro

FIRSTonline

Tutti i partiti hanno fatto un po’ di pasticci nella composizione delle proprie liste ma capitano sempre queste cose.

Il passaggio al sistema proporzionale comporta una sicura riduzione degli eletti, soprattutto per il Partito democratico, e dunque si è fatta in partenza una grande scrematura. Il sistema di selezione dei 5Stelle, però, non ha funzionato per niente. E’ stata una palese presa in giro, in più per gli uninominali si è deciso dall’alto, senza consultare la rete, e si è deciso pure male.

Per quanto concerne il Pd c’è da fare una precisazione: Renzi non ha voluto escludere le correnti minoritarie, ma è stata esclusa l’area liberal del Partito democratico. E sono rimaste fuori anche persone vicine a Renzi come la Tinagli ma anche Galli e Gutgeld. Poi c’è il capitolo alleanze: tutti si lamentano della candidatura di Casini, ma se c’è una coalizione bisogna rispettare anche gli alleati. Il caso di Forza Italia invece è totalmente diverso. All’interno della coalizione non c’è sintonia, Salvini e Berlusconi non riescono a dialogare. Siamo dinanzi a un accorpamento elettorale destinato a sciogliersi il giorno dopo l’elezioni.

Se poi andiamo ad analizzare il programma dei grillini emergono subito delle forti carenze di contenuti. E sono sorpreso dal fatto che una persona ragionevole come Emilio Carelli possa prestarsi a queste espressioni di mera fantasia grillina.

Per quanto concerne invece le dichiarazioni di Prodi su Liberi e Uguali, posso solamente dire che ha fatto bene. LeU vuole soltanto fare una lotta fratricida per sconfiggere Renzi. Il loro obiettivo non è vincere o governare il Paese ma mandare a casa il segretario del Pd. Questo atteggiamento danneggia il Paese.

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