Allacciate le cinture. Dopo l’anno dei record, i primi dati del 2018 indicano che l’economia globale intende continuare la sua corsa. Sale più del previsto l’indice Pmi cinese elaborato da Caixin (51,5 contro 50,8 a novembre); il Pil di Singapore chiude l’anno con una crescita del 3,5% (meglio del previsto); l’industria dell’India, infine, è in pieno boom, con ordini e produzione ai massimi da cinque anni. Fatta eccezione per la Corea del Sud, in lieve flessione ed in attesa dei numeri del Giappone (oggi è festa ne Sol Levante), l’economia reale offre nuovi stimoli ai mercati azionari, in attesa delle conferme che dovrebbero arrivare oggi dalle rilevazioni Pmi di Europa e Usa.
L’ARABIA ALZA IL PREZZO DELLA BENZINA
Punta verso l’alto anche la lancetta dei prezzi del petrolio, sostenuti dalla crisi politica iraniana. Per la prima volta dal 2014 sia il Brent (67,12 dollari al barile) che il greggio Wti (60,61) aprono l’anno con quotazioni superiori a 60 dollari. A spingere al rialzo, nonostante i livelli record della produzione di shale oil, contribuiscono gli alti livelli della domanda cinese ed il calo delle scorte Usa (-20% rispetto a marzo).
Nell’attesa della quotazione di Aramco, l’Arabia Saudita corre ai ripari contro i buchi nel budget provocati dal petrolio debole. Da ieri, per la prima volta, i Paesi del Golfo hanno fatto ricorso all’Iva (5%). Non solo: Riyad ha alzato ieri il prezzo della benzina.
SALGONO LE BORSE CINESI, HONG KONG AI MASSIMI DAL 2007
In questa cornice il 2018 parte all’insegna del Toro. La Borsa di Hong Kong avanza dell’1,8%, ai massimi dal 2007, al traino dell’indice delle azioni cinesi (+2,9%). In terreno positivo anche l’indice Csi di Shanghai e Shenzhen (+1,3%). Nel weekend Pechino ha comunicato che gli utili delle multinazionali non verranno tassati, purché reinvestiti in Cina. È la prima risposta alla riforma fiscale di Trump, che prevede un forte sconto per i capitali rimpatriati in Usa.
Il dittatore coreano Kim nel messaggio di Capodanno, oltre alle consuete minacce nei confronti di Washington, ha aperto a sorpresa alla partecipazione di una selezione di atleti ai prossimi giochi olimpici invernali di Pyeongchang nella Corea del sud.
VENERDÌ L’OCCUPAZIONE USA. DUE FALCHI NEL FOMC
I future anticipano una partenza positiva anche per le borse europee e gli Usa in attesa dei primi appuntamenti dell’anno nuovo. Venerdì sarà pubblicato il dato sull’occupazione Usa, che dovrebbe essere cresciuta a un ritmo sostenuto anche a dicembre. Wall Street si avvia così a festeggiare il nono anno consecutivo di rialzo dai minimi toccati nel marzo 2009. A celebrare il compleanno del Toro ci sarà il nuovo presidente della Fed, Jerome Powell. Nel Fomc, il comitato che decide il livello dei tassi, sono intanto approdati da ieri due falchi: Loretta Meister di Cleveland e John Williams di San Francisco.
DA OGGI SI DIMEZZA IL QE, DOMANI LE NOVITÀ SUL RISPARMIO
Anche l’Europa si accinge a rimettersi in moto dopo un anno fortunato. In mattinata saranno resi noti i dati Pmi relativi alle economie dell’eurozona ed al Regno Unito. Per l’Italia l’annuncio è previsto alle 9.45.
I riflettori dell’Eurozona, e non solo, saranno puntati da oggi sull’Italia, in attesa delle elezioni, l’evento destinato a condizionare più di tutti l’andamento dei mercati obbligazionari alle prese tra l’altro con due novità rilevanti.
Da oggi gli acquisti sul mercato nell’ambito del Qe si riducono a 30 miliardi al mese.
Domani prenderà il via una delle novità più attese (e temute) dai mercati, specie dal risparmio gestito: la Mifid II, che dovrebbe portare maggiore trasparenza e sicurezza per i risparmiatori. Diventa obbligatorio un documento di tre pagine che spiega in cosa consistono gli investimenti proposti alla clientela, viene introdotto il dovere di segnalare conflitti d’interesse e l’obbligo di specificare l’ammontare delle commissioni e la loro composizione, comprese le spese per la ricerca. Dall’autunno scatterà un obbligo di chiarezza simile anche per le polizze assicurative.
STASERA I DATI SULL’AUTO, AUMENTI PER AUTOSTRADE E UTILITIES.
Sul fronte di Piazza Affari da tener d’occhio in stasera i dati sulle immatricolazioni auto di dicembre e dell’intero 2017. Secondo le previsioni degli esperti di Promotor, nell’intero 2017 le immatricolazioni di autovetture in Italia avrebbero toccato quota 1.970.000 unità con una crescita dell’8% sul 2016.
In evidenza i titoli delle autostrade, dopo l’entrata in vigore degli aumenti. Per la rete controllata da Atlantia il rialzo è pari all’1,5%, per Sias (gruppo Gavio) del 3,5%. In aumento da ieri anche le tariffe dell’energia elettrica (+5%) e del gas (+5,3%). Da oggi è operativa la fusione di Acam (utilities di La Spezia e provincia) in Iren.