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L’Inter vince col Como e non molla Atalanta e Napoli: è terza. Clamoroso flop della Fiorentina in casa con l’Udinese

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L’Inter fa il suo dovere e resta in scia. La vittoria sul Como, seppur meno brillante del previsto, vale 3 punti d’oro che consentono ai nerazzurri di rispondere ad Atalanta e Napoli, in quella che ha tutta l’aria di essere diventata una lotta a tre per lo scudetto. La grande sorpresa del lunedì arriva invece da Firenze, dove la Fiorentina di Palladino cade sotto i colpi dell’Udinese di Runjaic: l’1-2 del Franchi (Lucca e Thauvin hanno ribaltato il vantaggio iniziale di Kean) accorcia la corsa all’Europa, favorendo Lazio, Juventus, Bologna e Milan, tutte a guadagnare 3 punti sulla Viola e a compattare ulteriormente una classifica già ingarbugliata di suo.

Inter – Como 2-0: Inzaghi risponde a Gasperini e Conte con Carlos Augusto e Thuram

Tutto secondo le previsioni a San Siro, quantomeno a livello di risultato. Pochi, infatti, nutrivano dubbi sulla vittoria dell’Inter contro il Como e in effetti i 3 punti sono arrivati, anche se in modo molto meno brillante del previsto. I nerazzurri non hanno incantato, anzi hanno faticato per avere la meglio sugli avversari, specialmente in un primo tempo in cui gli uomini di Fabregas hanno finito per incartarli, alternando pressing alto e difesa schierata. L’idea dello spagnolo era di togliere spazi all’Inter, senza però rinunciare a spaventarla: missione compiuta, almeno per 45’, con la sola colpa di non riuscire mai a impensierire Sommer.

Inzaghi è andato negli spogliatoi con il dubbio su come rovesciare l’inerzia del match e la risposta è arrivata quasi subito a inizio ripresa: calcio d’angolo di Calhanoglu e colpo di testa di Carlos Augusto, per il tanto agognato 1-0 (48’). Il Como non s’è squagliato, anzi ha costruito due occasionissime che hanno fatto tremare San Siro, prima con Goldaniga (anticipato proprio dal brasiliano ex Monza), poi con Nico Paz, fermato dall’unica, ma decisiva, parata di Sommer. L’Inter invece non è mai riuscita a far valere la propria superiorità tecnica, limitandosi a controllare il risultato e a giocare col cronometro, complice l’ennesima serata no di Lautaro, all’ottava di fila senza segnare. Inzaghi lo ha sostituito a ridosso del 90’ per prendere tempo, lasciando in campo Thuram: scelta azzeccatissima, visto che due minuti dopo il francese lo ha ripagato con il missile del 2-0, certificando la vittoria. Inter al terzo posto, ma con una partita in meno rispetto ad Atalanta e Napoli: potenzialmente parliamo di un’altra capolista assieme alla Dea, il che rende la corsa scudetto più combattuta che mai.

Inzaghi: “Vittoria che pesa tanto! Lautaro? Tornerà a segnare”

Quanto pesa una vittoria così sofferta? Tanto, ma lo sapevamo che non sarebbe stato semplice – ha sottolineato Inzaghi -. Vanno fatti i complimenti al Como, innanzitutto, perché ha fatto un’ottima gara ma si è trovato di fronte un’Inter concentrata. Nel primo tempo non siamo stati solidi e il campo ci ha un po’ penalizzato perché non era perfetto, poi abbiamo fatto una gara matura, da squadra. Sapevamo che cambiando passo nel secondo tempo avremmo potuto vincere e così è stato, stiamo cercando di alternare i giocatori e nonostante questo abbiamo avuto qualche problemino. In difesa siamo un po’ corti, l’obiettivo è portare tutti i giocatori a stare bene per avere più rotazioni. Lautaro ancora a secco? Sono stato attaccante anche io e questi momenti ci sono, riguarderò con attenzione la partita, ma a Roma contro la Lazio era stato tra i più positivi, lui e Thuram stanno facendo un grandissimo lavoro e stanno dando tanto. Gli ho detto di stare sereno, i gol li ha sempre fatti e li farà anche quest’anno: al momento non è fortunatissimo, ma tornerà a segnare”.

Marotta risponde a Cardinale: “Parole fuori luogo e poco rispettose”

Nel prepartita, invece, c’è stato spazio anche per la replica, chiaramente attesa, di Marotta a Cardinale, dopo che quest’ultimo aveva tirato in ballo l’Inter come esempio da non seguire (“Ha vinto lo scudetto e poi è andata in bancarotta, è questo ciò che vogliamo?”). “Sono affermazioni fuori luogo, inopportune, poco rispettose del prestigio e dell’immagine del nostro club – la replica piccata del presidente nerazzurro -. Credo che Cardinale abbia fatto confusione: è vero che il nostro azionista di maggioranza ha attraversato momenti di difficoltà finanziaria ed economica, ma è stato subito affiancato da Oaktree, già due anni fa. Ora Oaktree è proprietario del nostro club, abbiamo tracciato le linee guida e rammento che la gestione dell’Inter è cosa completamente diversa: noi rispondiamo al fair play finanziario e alle licenze nazionali, che sono molto rigide. Siamo passati da una perdita di 246 milioni a una di 46 milioni, conseguendo la vittoria dello scudetto e della Supercoppa. Mettiamoci un po’ di ironia: siamo l’unica squadra di Milano ad avere due stelle”.

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