Il ruggito dell’Inter. I nerazzurri stravincono il derby di Milano con un 5-1 che non lascia spazio a interpretazioni di nessun tipo, prendendosi così primato in classifica e applausi sia per il gioco che per il risultato. Pioli invece si lecca le ferite per la quinta sconfitta consecutiva in una stracittadina, record assoluto (mai c’era stato un anno così negativo) che cancella il buono fatto sin qui: il suo Milan, ancora una volta, s’è sciolto come neve al sole al cospetto dei cugini, confermando un problema psicologico, oltre che tecnico, di difficile risoluzione. In tutto questo, oltre alla capolista nerazzurra, sorride anche la Juventus, vittoriosa nello scontro diretto con la Lazio, mentre il Napoli deve fare i conti con un altro passo falso, questa volta in casa del Genoa, anche se il pareggio finale, per come si erano messe le cose, è quasi un risultato positivo.
Inter – Milan 5-1, i nerazzurri stravincono il derby e volano al comando da soli
Vittoria nettissima quella dell’Inter, così schiacciante da sorprendere persino i nerazzurri più incalliti. La squadra di Inzaghi ha dominato il derby dall’inizio alla fine, costringendo i rossoneri alla quinta sconfitta consecutiva in altrettante stracittadine, peraltro con un clamoroso passivo di 12 a 1. Ancora una volta l’Inter ha vinto anzitutto nell’approccio, portando subito il match nella direzione preferita: la rete di Mkhitaryan al 5’, infatti, ha spianato la strada verso il successo, esattamente come nelle semifinali di Champions di qualche mese fa. E proprio come allora i nerazzurri sono riusciti a raddoppiare prima dell’intervallo, innescando l’arma Thuram sul suo terreno più congeniale, vale a dire quello del contropiede, anche se poi il francese ha sfondato la porta di Maignan con un destro sotto l’incrocio davvero notevole (38’). A inizio ripresa Leao ha dato l’illusione di riaprire la contesa (57’), ma al 69’ Mkhitaryan, ancora lui, ha riportato l’Inter a distanza di sicurezza, dando il là al dilagare finale. Prima Calhanoglu su rigore (79’), poi Frattesi in pieno recupero (93’) hanno firmato il pokerissimo nerazzurro, firmando allo stesso tempo una delle sconfitte più brucianti della storia del Milan, recente e non.
Inzaghi esulta: “Abbiamo fatto un grandissimo derby, ma il campionato è ancora lungo”
“Abbiamo fatto un grandissimo derby, siamo stati sempre concentrati, abbiamo fatto gol nei momenti giusti e devo fare i complimenti ai ragazzi, ma sappiamo che non è niente, siamo solo all’inizio della stagione – il commento entusiasta di Inzaghi -. Dobbiamo continuare così, ora arriva il difficile, con tante partite ravvicinate. Mi fa enormemente piacere per la nostra gente, per la società e per il presidente. I quattro derby vinti l’anno scorso ci hanno portato a vincere un trofeo e a raggiungere finale di Champions, ma ora siamo solo alla quarta giornata, il campionato è lungo e apertissimo: Noi la squadra più forte d’Italia? Assolutamente no”.
Pioli: “Batosta che ci farà crescere. Scuse ai tifosi? No, mica abbiamo perso apposta”
“Abbiamo preso i gol nei momenti in cui sembrava potessimo sistemare le cose – ha sospirato Pioli -. Il secondo gol è stato brutto per come l’abbiamo preso, ma un po’ tutta la partita è stata così, il 3-1 ci ha tagliato le gambe e queste cose non devono succedere. Dispiace perdere il derby in questo modo, ma l’Inter è stata più efficace e furbi di noi, questo è il gap che c’è stato in questa partita. Chiedere scusa? E perché dovrei? Mica abbiamo perso apposta, abbiamo fatto di tutto per vincere ma loro sono stati più forti. Non è piacevole perdere un derby, ma proveremo a fare meglio”.
Juventus – Lazio 3-1, Allegri resta cauto: “Rimaniamo coi piedi per terra, il nostro obiettivo è la Champions”
Juventus e Lazio contavano di approfittare del derby di Milano, ma solo i bianconeri ci sono riusciti. Il 3-1 finale, infatti, certifica la vittoria della Signora, bravissima nel lasciarsi alle spalle le polemiche dei giorni scorsi e ad affrontare al meglio lo scontro diretto con i biancocelesti, al terzo Ko in appena quattro partite. Decisiva, neanche a dirlo, la coppia d’attacco Vlahovic-Chiesa, autrice di tre gol d’autore: splendida, infatti, la doppietta del serbo (10’ e 67’), così come il sinistro di Federico (26’), a ribadire l’assoluta qualità del duo offensivo bianconero. La Lazio è apparsa molle e svagata soprattutto in difesa, vanificando la rete di Luis Alberto (64’) che poteva davvero riaprire i giochi. Nulla di fatto, invece, perché la Juventus s’è presa la posta più alta e ora guarda tutti (meno l’Inter capolista, ovviamente) dall’altro in basso, Milan e Napoli compresi. “Sono contento della prestazione, della vittoria e soprattutto dell’atteggiamento – ha spiegato Allegri -. L’anno scorso la squadra ha fatto 72 punti tra difficoltà enormi, quest’anno sicuramente avremo il vantaggio di poter preparare al meglio le partite giocando una volta a settimana. Sarà comunque difficile arrivare nelle prime quattro, Inter, Napoli e Milan sono al di sopra di tutti, noi dobbiamo rimanere agganciati fino a dicembre e fare il meglio possibile: nel mirino abbiamo 76 punti, che dovrebbero essere sufficienti”.
Genoa – Napoli 2-2, Garcia: “Abbiamo perso due punti ed è colpa nostra”
Pochi sorrisi invece in casa Napoli, dove bisogna fare i conti con il secondo passo falso consecutivo dopo quello con la Lazio. La differenza, questa volta, la fa il risultato, visto che il Genoa di Gilardino, in vantaggio addirittura di due gol, s’è fatto recuperare in un finale convulso, ma ancora una volta i campioni in carica hanno mostrato un volto a cui non eravamo più abituati. Spalletti, infatti, non sbagliava mai l’approccio, mentre questa squadra targata Garcia non riesce ad avere lo stesso rendimento, a prescindere da uomini o avversari. Il 2-2 finale firmato da Raspadori e Politano è quasi una benedizione, perché fino a poco prima il match sembrava totalmente colorato di rossoblu, con tanto di applausi a Retegui. “Non abbiamo giocato bene, soprattutto nel primo tempo – ha sottolineato Garcia -. Abbiamo creato poco e preso due gol su due corner, che significa mancanza di concentrazione e determinazione. Per quasi un’ora non abbiamo giocato bene, ma almeno dalla panchina è arrivata la luce, abbiamo reagito da grande squadra e pareggiato. Però sta di fatto che sono due punti persi”.
Roma–Empoli (ore 20.45, Dazn), Mou annuncia: “Lukaku e Dybala saranno titolari”
Oggi invece tocca alle gare della domenica, con un occhio particolare su Roma-Empoli. I giallorossi sono pressoché obbligati a vincere, altrimenti la classifica, già deficitaria così, diventerebbe addirittura drammatica. Ma Mourinho, rispetto al pre-sosta, ha due armi pesantissime da schierare come Lukaku e Dybala, entrambi abili e arruolati per tentare di rialzare i numeri, sin qui decisamente negativi (6 gol subiti in tre partite). Lo Special sa di dover puntare tutto sui due big d’attacco, altrimenti l’obiettivo Champions diventerebbe una vera e propria chimera: molto passerà dalle prossime giornate. “Sarebbe giusto dire che l’Empoli non è in crisi perché è ultimo, non è quello il suo potenziale e non finirà così la stagione – ha puntualizzato Mourinho -. Mi aspetto una squadra tranquilla e con ambizione, abbiamo vinto quattro partite su quattro con loro, ma sono state tutte difficili. Lukaku? Ha fatto una splendida doppietta in Nazionale, giocherà dall’inizio assieme a Dybala”.