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L’Inter strappa Inzaghi alla Lazio e la Juve festeggia il ritorno di Allegri

Sito SS Lazio

Simone Inzaghi è il nuovo allenatore dell’Inter. La notizia è arrivata nel tardo pomeriggio di una giornata frenetica, cominciata col sogno di strappare Allegri alla Juventus e conclusa, invece, con l’accordo con l’ormai ex allenatore della Lazio, letteralmente strappato dalle mani di Lotito.

Mercoledì sera infatti il rinnovo con i biancocelesti sembrava quasi fatto, nel senso che mancavano solo le firme: tutt’altro che un dettaglio, visto che Marotta, una volta capito di non poter arrivare ad Allegri, ha sondato Tullio Tinti, procuratore del tecnico piacentino, sentendosi rispondere che il margine per trattare c’era, eccome se c’era. E allora l’Inter ha affondato il colpo, proponendo un biennale da 4 milioni più bonus a stagione, 1,5 in più di quanto offerto da Lotito. Che, ovviamente, non l’ha presa bene: la telefonata tra i due, con Inzaghi che chiedeva più tempo per riflettere prima di accettare la sua offerta, è finita male. “Sono rimasto deluso sul piano personale, ha cambiato idea dalla sera alla mattina – ha successivamente dichiarato il presidente biancoceleste -.

Il contratto era pronto, io lo avevo firmato e lui doveva raggiungere il segretario Calveri per sottoscriverlo a sua volta, invece non si è mai presentato. Mi ha detto che ci ha dormito sopra e ha maturato questa convinzione: pensare che ci eravamo pure stretti la mano…”. Ora la Lazio, che su Inzaghi non ha nessun potere di veto (il contratto attuale scade il 30 giugno), dovrà cercarsi un nuovo allenatore: il favorito diventa Mihajlovic, anche se va tenuto in considerazione pure Mazzarri, ma è chiaro che lo scenario preoccupa, tanto più che Gattuso, tenuto in caldo fino a martedì, si è già accasato alla Fiorentina. Va però detto che Inzaghi aspettava il rinnovo da più di un anno e che ora, raggiunto da una proposta così allettante come quella dell’Inter, non ha potuto dire di no, sia per questioni economiche che tecniche.

Certo, i nerazzurri dovranno vendere almeno due giocatori top (si parla soprattutto di Hakimi, nel mirino di Psg e Bayern Monaco), ma avranno comunque una rosa competitiva per le zone alte della classifica. Nel frattempo emergono ulteriori dettagli sull’addio di Conte, meno concordato di quanto si pensi: Antonio, infatti, si aspettava che anche Marotta, una volta venuto a conoscenza dei programmi, abbandonasse la nave, invece il direttore nerazzurro ha deciso di restare a bordo, creando una frattura tra le parti. Ora resta da vedere cosa ci sarà nel suo futuro: dalla Spagna si parla sempre con più insistenza del Real Madrid e non va sottovalutato il fatto che, oltre a lui, si sia liberato tutto lo staff al completo. Non hanno di questi problemi Andrea Agnelli e Massimiliano Allegri, convolati nuovamente a nozze dopo il divorzio di due anni fa.

L’accordo, non ancora ufficiale solo per questioni burocratiche (ieri gli stati generali di Exor erano impegnati nell’assemblea), è stato trovato sulla base di un contratto quadriennale (dunque fino al 2025) da 9 milioni l’anno, oltre che su un ruolo alla Ferguson che lo stuzzica parecchio. Max, rispetto alla prima esperienza bianconera, avrà molto più potere sul mercato, come si evince dall’allontanamento di Paratici (colui che lo aveva mandato via) e dal mancato arrivo di un nuovo ds di peso. E’ ancora presto per sbilanciarsi sui nomi della nuova Juve, ma è probabile che prescinda da Cristiano Ronaldo: Allegri non ha messo nessun veto sulla sua cessione e la società risparmierebbe volentieri il maxi ingaggio da 31 milioni netti.

Una parte verrà dirottata su Donnarumma, che ieri, guarda caso, ha messo un like su un post che riportava proprio la notizia di Max alla Juve. Il Milan intanto ha ufficializzato l’ingaggio di Mike Maignan (“sono davvero contento di essere qui, è uno dei più grandi club al mondo” le sue prime parole da rossonero), chiudendo definitivamente la porta al suo ex portiere, a sua volta pronto ad accasarsi a Torino. Oggi, infine, dovrebbe essere anche il giorno di Luciano Spalletti al Napoli: l’accordo è stato trovato da tempo, ora non resta che annunciarlo e chiudere il tornado degli allenatori, in attesa che inizi quello (ben più voluminoso) dei calciatori.

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