L’Inter ruggisce. Nella serata che segna la fine del calciomercato estivo (quantomeno in occidente, visto che Arabia e Turchia restano aperti), i campioni in carica di Inzaghi mandano un segnale fortissimo a tutto il campionato, in particolare alla concorrenza per il titolo. Il 4-0 all’Atalanta, infatti, rimette i nerazzurri al centro del villaggio, creando non poche pressioni a chi dovrà rispondere tra oggi e domani. In primis il Milan, chiamato a prendersi la prima vittoria sul campo della Lazio, in quello che è a tutti gli effetti il big match del sabato: se non accadesse, ecco che il distacco dal vertice diventerebbe preoccupante, tanto più che il tempo dei rinforzi è finito. L’ultimo giorno di mercato, come spesso accade, non ha regalato particolari botti: lo scambio di prestiti Abraham-Saelemaekers tra Milan e Roma è andato in porto, così come l’acquisto di Gilmour da parte del Napoli, ma i colpi più attesi (Juve-Sancho, Milan-Rabiot, Osimhen-Chelsea) sono sfumati. Il destino di Victor, però, potrebbe non essersi ancora deciso: sullo sfondo ci sono sempre gli arabi dell’Al-Ahli, a questo punto gli unici a poter evitare il paradosso di vedere il più forte (e il più pagato) attaccante della Serie A fuori rosa.
Inter – Atalanta 4-0: Thuram e Barella umiliano una Dea irriconoscibile
Il botto più grosso del venerdì, dunque, non è arrivato dal mercato, bensì da San Siro, dove l’Inter di Inzaghi ha letteralmente annichilito l’Atalantadi Gasperini. Chi si aspettava una gara combattuta s’è dovuto ricredere dopo appena 10’: tanti, o pochi a seconda dei punti di vista, ne son bastati ai campioni d’Italia per andare sul 2-0 contro una Dea imbarazzante, sia per quanto concerne gli errori difensivi che per l’atteggiamento. I bergamaschi sono sembrati quasi rassegnati di fronte allo strapotere interista, sbagliando approccio in entrambi i tempi. Pronti-via e Thuram ha propiziato l’autogol di Djimsiti (3’), dopodiché Barellas’è inventato il raddoppio con uno splendido sinistro al volo (10’). Lo scoglio Atalanta, insomma, s’è sgretolato in men che non si dica e la reazione successiva (occasioni con Zappacosta, Retegui e Samardzic) ha dato solo l’illusione di poter assistere a una partita. Nella ripresa, infatti, la storia s’è ripetuta in fotocopia, con Thuram autore di una doppietta in 11’: due gol di rapina (47’ e 56’), figli di una condizione di forma strepitosa (a differenza di Lautaro, apparso ancora lontano dagli standard abituali), ma anche di un’Atalanta irriconoscibile, incapace di difendere e di attaccare.
Inzaghi: “Vittoria che dà soddisfazione, ma ribadisco che ripetersi sarà difficile”
“Partita di grande determinazione, abbiamo giocato molto bene tecnicamente e fatto un’ottima mezz’ora – il commento soddisfatto di Inzaghi -. I ritmi si sono abbassati nel finale di primo tempo, ma poi abbiamo ricominciato con grande veemenza. Vincere così contro l’Atalanta dà grande soddisfazione, venivamo da giorni di grande intensità nell’allenamento. Qualche leziosità? Nulla da dire ai ragazzi, avevamo di fronte un’ottima squadra e non dobbiamo dimenticarcelo. L’Atalanta a volte ti porta a perdere le posizioni, ma i ragazzi sono stati concentratissimi e abbiamo concesso loro pochissimo. Fare ciò che abbiamo fatto l’anno scorso sarà difficilissimo, le nostre avversarie si sono rafforzate molto, con grandi investimenti. Inutile fare griglie o previsioni adesso, non mi va di indicare chi potrà sempre stare in testa, ma in tante cercheranno di ambire al massimo, come noi”.
Gasperini: “Siamo in difficoltà, il nostro campionato inizierà dopo la sosta”
“I primi dieci minuti hanno determinato la partita, anche l’umore e il morale della squadra – l’analisi di Gasperini -. Dopo la sosta potremo contare su tutti, oggi eravamo numericamente in difficoltà, specialmente in difesa. Il nostro campionato inizierà davvero dopo la sosta. Pur nel risultato fortemente negativo ho visto comunque dei ragazzi che hanno cercato di tenere il campo fino alla fine. Nel primo tempo per lunghi tratti abbiamo provato a creare, devo cercare di attaccarmi alle cose buone fatte e da qui ripartire, con l’organico al completo. L’estate era partita bene, con ottime operazioni in uscita e ottime plusvalenze, c’è stata la disponibilità per investire, anche se la maggior parte dei giocatori è arrivata solo nelle ultime settimane. Abbiamo 10-11 nuovi e dovremo metterli nelle condizioni di giocare al meglio, dovremo un po’ sperimentare in campionato, facendo ciò che non siamo riusciti a fare fin qui”.
Lazio – Milan (ore 20:45, Dazn)
Dopo il big match di San Siro ecco quello dell’Olimpico, dove Lazio e Milan daranno vita a una gara molto delicata. Il discorso vale per entrambe, ma è chiaro che sono i rossoneri a giocarsi di più: le ambizioni scudetto, esposte pubblicamente da società e allenatore durante l’estate, mal si conciliano con il solo punto raccolto in due giornate tra Torino e Parma. Urge una reazione immediata, anche perché dopo la sosta ci sarà un calendario molto tosto (Venezia, Champions League e derby, giusto per restare alla prima settimana) e arrivarci con l’acqua alla gola sarebbe alquanto deleterio. Pure la Lazio però non può permettersi scherzi, perché se è vero che le ambizioni sono più basse dei rivali, lo è anche che la sconfitta di Udine ha creato qualche malumore in un ambiente ancora diffidente sulla reale consistenza della squadra. Insomma, lecito attendersi una gara ricca di tensione, forse perfino troppa considerando che siamo solo alla terza giornata. Il mondo sembra essersi capovolto soprattutto in casa Milan, dove il KO di Parma ha aperto ferite importanti: sotto accusa, come spesso accade, è finito l’allenatore, reo di non aver corretto i difetti dalla scorsa stagione, ma anzi di averli perfino accentuati. Fonseca, come vedremo tra poco, ostenta sicurezza, anche lui però sa che questo può essere uno spartiacque per la sua esperienza rossonera: la panchina non è a rischio, ci mancherebbe, ma una sconfitta le darebbe un bello scossone, facendola quantomeno traballare, soprattutto se dovessero essere confermate le indiscrezioni sulla formazione, che vedono le clamorose esclusioni di Theo Hernandez e Leao dall’undici titolare.
Baroni: “Troveremo un Milan ferito, ai miei chiedo la partita perfetta”
“Sarà una partita difficile, incontriamo un avversario che, al di là della classifica, ha fatto due buone prestazioni – il monito di Baroni -. Il Milan punta a vincere il campionato, dovremo fare una gara di grande spessore con una squadra ferita e che difficilmente sbaglierà atteggiamento. Molto comunque passerà da noi, conosciamo il valore del nostro organico. Quello che conterà sarà la nostra motivazione, dovremo fare la partita perfetta dal punto di vista della consistenza e della compattezza. Le sconfitte ci devono far male, in tre tempi giocati su quattro abbiamo preso gol all’inizio, dobbiamo partire sparati per essere subito in partita”.
Fonseca: “Sarà un Milan diverso, ma non cambio idee per due partite”
“Siamo tutti uniti, stiamo cercando le soluzioni – ha spiegato Fonseca in conferenza stampa -. Penso che abbiamo capito ciò che è veramente importante da migliorare, mi aspetto di vedere un Milan diverso. Dopo la partita di Parma abbiamo parlato, c’è dell’unita: il primo giorno c’era tristezza, poi il gruppo ha reagito. Personalmente non mi piace piangere, vediamo se a Roma si vedranno i correttivi apportati. Nel precampionato abbiamo visto concetti come quelli che voglio, quindi posso dire che questa è una rosa che si adatta alle mie idee. Ho la stessa fiducia dell’inizio, non sono due partite che mi tolgono la convinzione che possiamo essere quelli che io voglio. Ho zero dubbi, i calciatori credono in quello che propongo. Il mio rapporto con la società? Siamo costantemente in contatto, parliamo di tutto. Naturalmente ci sono cose che io non posso decidere, ma il rapporto che ho con loro e con la squadra è il migliore possibile. Sono molto contento del mercato condotto”.
Lazio – Milan, le probabili formazioni
Lazio (4-2-3-1): Provedel; Marusic, Patric, Romagnoli, Tavares; Guendouzi, Rovella; Tchaouna, Dia, Zaccagni; Castellanos
In panchina: Mandas, Furlanetto, Hysaj, Lazzari, Gigot, Vecino, Dele-Bashiru, Noslin, Pedro, Castrovilli, Isaksen
Allenatore: Baroni
Indisponibili: Gila, Pellegrini
Squalificati: nessuno
Milan (4-2-3-1): Maignan; Emerson Royal, Tomori, Pavlovic, Terracciano; Fofana, Reijnders; Chukwueze, Loftus-Cheek, Pulisic; Okafor
In panchina: Torriani, Raveyre, Calabria, Gabbia, Theo Hernandez, Musah, Leao, Zeroli, Cuenca, Camarda, Bartesaghi, Abraham
Allenatore: Fonseca
Indisponibili: Florenzi, Sportiello, Morata, Thiaw, Bennacer, Jovic
Squalificati: nessuno
Napoli – Parma (ore 20:45, Dazn)
A completare il sabato di campionato, oltre a Bologna-Empoli e Lecce-Cagliari (entrambe alle 18:30), sarà il Napoli di Conte, atteso dalla sfida casalinga contro il Parma. Il tecnico azzurro, dopo settimane ricche di tensione, può finalmente sorridere, visto che la società gli ha regalato un mercato di altissimo livello. Le tempistiche, certo, hanno lasciato un po’ a desiderare, ma ora la rosa è completa e attrezzata per una stagione al top. A far felice Conte è soprattutto Lukaku, come dimostra la convocazione nonostante i soli due allenamenti sulle gambe (partirà dalla panchina per poi debuttare a gara in corso), però è giusto ricordare anche Buongiorno, Neres, Spinazzola, Marin, McTominay e Gilmour, per una squadra rivoluzionata e rinforzata. Il vero Napoli lo vedremo solo dopo la sosta, intanto però serve dare continuità alla vittoria sul Bologna, che ha riportato entusiasmo e fiducia nell’ambiente. La sconfitta di Verona, anche grazie al mercato, sembra ormai dimenticata, ma un passo falso contro il Parma riporterebbe le nubi sopra al Maradona. Eventualità che Conte vuole evitare a tutti i costi, ragion per cui ha chiesto ai suoi di tenere le antenne ben alzate: i ducali, del resto, hanno già fatto la festa al Milan, dunque, non vanno sottovalutati per nessun motivo.
Napoli – Parma, le probabili formazioni
Napoli (3-4-2-1): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno; Mazzocchi, Anguissa, Lobotka, Olivera; Politano, Kvaratskhelia; Raspadori
In panchina: Caprile, Contini, Juan Jesus, Marin, Spinazzola, Gaetano, Folorunsho, Neres, Simeone, Ngonge, Lukaku
Allenatore: Conte
Indisponibili: Osimhen, Mario Rui, Folorunsho
Squalificati: nessuno
Parma (4-2-3-1): Suzuki; Coulibaly, Del Prato, Circati, Valeri; Cyprien, Bernabé; Man, Sohm, Mihaila; Bonny
In panchina: Chichizola, Corvi, Balogh, Leoni, Osorio, Valenti, Di Chiara, Estevez, Camara, Hainaut, Almqvist, Cancellieri, Charpentier
Allenatore: Pecchia
Indisponibili: Benedyczak, Hernani
Squalificati: nessuno