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L’Inter stende la Lazio ed è seconda: è la vera anti-Juve?

Convincente prestazione dei nerazzurri che espugnano l’Olimpico con due gol del solito Icardi e una prodezza di Brozovic – Con la vittoria per 3-0 sulla Lazio l’Inter sale al secondo posto della classifica, al pari del Napoli e a sei punti dalla Juve

L’Inter stende la Lazio ed è seconda: è la vera anti-Juve?

Il ruggito dell’Inter. Il 3-0 sulla Lazio mette in mostra, una volta per tutte, la forza dei nerazzurri e lancia un segnale forte, per non dire fortissimo, all’intero campionato. Siamo convinti, infatti, che neanche l’armata Juventus sia rimasta indifferente a quanto accaduto all’Olimpico, mentre le contendenti alla Champions possono mettersi l’animo in pace: di questo passo ci sarà un posto in meno per l’Europa che conta.

Già, perché forse questa Inter non gioca ancora bene come potrebbe ma questo, alla luce di quanto si sta vedendo da un mese e mezzo, va solo a suo favore: chissà cosa potrà combinare quando i meccanismi saranno oliati alla perfezione…

Il match di Roma si presentava come equilibrato e aperto a ogni tipo di pronostico, invece s’è chiuso con una vittoria straripante, la sesta consecutiva in campionato. Dallo scivolone interno col Parma del 15 settembre sono arrivati solo successi, per giunta subendo solo due gol: numeri che fanno degli Spalletti’s la miglior difesa del torneo, oltre che una delle più serie candidate al ruolo di anti-Juve.

A questo punto infatti parlare di qualificazione alla Champions è riduttivo: l’Inter, infatti, ha dimostrato di essere superiore alle romane e al Milan. E poi, quando hai un bomber come Icardi, diventa tutto più facile. Un gol nel derby e due ieri sera, a dimostrazione che l’argentino sa incidere specialmente nei big match, quando i punti, ovviamente, valgono doppio. C’è poco da fare: Maurito sposta gli equilibri.

Se n’è accorta (anche) la Lazio, costretta, suo malgrado, a piegarsi al suo incredibile senso del gol. Il primo è arrivato al 28’ con una zampata di rapina, il secondo al 70’ con una giocata destro (dribbling)-sinistro (tiro) d’alta scuola. In mezzo la splendida conclusione dalla distanza di Brozovic (41’) e il solito ottimo Handanovic, capace di negare a più riprese alla Lazio la riapertura del match.

“Siamo contenti di quanto stiamo facendo ma non siamo l’anti-Juve, anzi direi che siamo l’anti-noi stessi – ha spiegato Spalletti in conferenza stampa – Nel primo tempo abbiamo giocato benissimo, facendo tutto quello che volevamo, nel secondo invece siamo tornati ad essere l’anti-nessuno, senza avere un marchio ben preciso”.

Parole inspiegabilmente dure, almeno all’apparenza: perché poi, a guardar bene, emerge l’evidente intento di alzare l’asticella a livello mentale, un po’ come Allegri. Nessuna manovra psicologica invece per Inzaghi, se non per rincuorare la sua Lazio: la quarta sconfitta in campionato coincide con il quarto scontro diretto, a testimonianza di quanto i suoi non riescano a farsi valere con gli avversari più importanti. Le qualità ci sono ma certo è difficile fare meglio di così con un Milinkovic-Savic spento e inconcludente, un Immobile dalle polveri bagnate e un Luis Alberto ridotto al ruolo di riserva.

“Non cerchiamo alibi, l’Inter ci è stata superiore e noi dovevamo fare di più – ha ammesso uno sconsolato Inzaghi – Non so se esiste un complesso da scontri diretti, forse ci manca la condizione che mostriamo nelle altre gare o forse, semplicemente, lì non troviamo un Handanovic che fa parate del genere. Adesso lecchiamoci le ferite e guardiamo avanti: ci riscatteremo con la Spal”.

Potrebbe non bastare per difendere la zona Champions, ora seriamente insidiata dal Milan: se i rossoneri dovessero vincere il recupero di domani contro il Genoa, infatti, scatterebbe l’aggancio in classifica. Problemi che non riguardano l’Inter, ormai lanciata verso altri obiettivi: un mare che Spalletti sa navigare benissimo e che può portare in lidi tanto inesplorati quanto meravigliosi.

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