Vincere e poi sedersi in poltrona, sperando in una classifica migliore. Il mercoledì di Inter, Roma, Napoli e Atalanta vivrà due fasi, la prima in campo, la seconda davanti alla tv (Covid e Asl di Torino permettendo). È chiaro però che il risultato di Milan-Juventus avrà un senso solo se, nel pomeriggio, le inseguitrici faranno il loro dovere, altrimenti diventerà soprattutto una fonte di grandi rimpianti.
Il discorso vale in primis per i nerazzurri di Conte: sono loro, infatti, a poter beneficiare più di tutti dello scontro diretto di San Siro. A patto, ovviamente, di battere la Sampdoria (ore 15), in una sfida che si preannuncia molto più ostica di quanto non dica la classifica. A rallegrare la vigilia però ci ha pensato Lukaku, i cui esami hanno scongiurato definitivamente qualsiasi lesione muscolare. Il belga, uscito malconcio dal match di domenica contro il Crotone, ha rimediato solo una contrattura, ragion per cui potrà aggregarsi ai compagni già oggi, seppur dalla panchina, per poi tornare protagonista a Roma tra qualche giorno. Conte comunque ha già studiato un’Inter senza di lui, dunque un 3-5-2 con Handanovic in porta, Skriniar, De Vrij e Bastoni in difesa, Hakimi, Barella, Brozovic, Gagliardini e Darmian a centrocampo, Sanchez e Lautaro Martinez in attacco. Consueto 4-4-2 anche per Ranieri, che proverà a riscattare la sconfitta dell’Olimpico affidandosi ad Audero tra i pali, Bereszynski, Tonelli, Colley e Augello nel reparto arretrato, Candreva, Thorsby, Silva e Jankto in mediana, Keita e Quagliarella (in odore di Juventus, come confermato dallo stesso Ranieri) coppia offensiva.
Spettatrice interessata, seppur virtualmente, la Roma di Fonseca, chiamata a espugnare Crotone per continuare la scalata in classifica. Il tecnico, protagonista di un giallo sanitario (inizialmente non è partito per una presunta gastroenterite, poi si è scoperto che si è sottoposto a un tampone dal quale, fortunatamente, è risultato negativo al Covid), vuole giocarsi le sue carte fino in fondo, magari sperando in un aiuto dal mercato. “Le squadre che hanno investito di più sono Juventus e Inter, poi ce ne sono altre cinque o sei che possono lottare fino alla fine, tra cui anche noi – ha spiegato in conferenza stampa – La società sa dove abbiamo bisogno, ho parlato con Tiago Pinto dei giocatori che potrebbero servirci, ora vediamo che succede…”. Purtroppo però il neo ds giallorosso, a differenza di Fonseca, è risultato positivo al Covid, il che avrà inevitabili riflessi anche sulle trattative. Oggi però la testa deve essere solo su Crotone, dove la Roma si presenterà senza gli infortunati Spinazzola, Pedro e Mirante e con un Dzeko affaticato. Il 3-4-2-1 giallorosso vedrà così Pau Lopez in porta, Mancini, Smalling e Kumbulla in difesa, Karsdorp, Cristante, Veretout e Bruno Peres a centrocampo, Pellegrini e Mkhitaryan alle spalle dell’unica punta Mayoral. Missione difficile per Stroppa, che dopo aver messo in difficoltà l’Inter (seppur solo per un’ora) ci riproverà anche oggi con il solito 3-5-2: Cordaz tra i pali, Magallan, Golemic e Luperto nel reparto arretrato, Pereira, Molina, Zanellato, Eduardo e Reca in mediana, Riviere e Messias in attacco.
Testa coda interessante anche al San Paolo, dove il Napoli di Gattuso riceverà lo Spezia di Italiano (ore 18). Sulla carta, evidentemente, gli azzurri sono favoriti d’obbligo, ma visti i continui alti e bassi di questa stagione è meglio non sottovalutare nessuno, tanto più che i liguri, nonostante le difficoltà dell’ultimo periodo, hanno sempre mostrato un bel calcio. Il Napoli è ancora alle prese con le assenze di Koulibaly, Mertens e Osimhen, questo però non può essere un alibi: la rosa resta varia e competitiva, per quanto Gattuso speri sempre in un aiuto dal mercato (il sogno è Emerson Palmieri del Chelsea). A questo però si penserà solo tra qualche ora, perché prima c’è una partita da giocare con un 4-2-3-1 che vedrà Meret in porta, Di Lorenzo, Manolas, Maksimovic e Mario Rui in difesa, Fabian Ruiz e Bakayoko a centrocampo, Lozano, Zielinski e Insigne alle spalle dell’unica punta Petagna, a meno che Gattuso non decida di affidarsi a Politano e provare il messicano nel ruolo di “falso nueve”. Sistema di gioco offensivo anche per Italiano, che si affiderà a un 4-3-3 con Provedel tra i pali, Vignali, Terzi, Erlic e Marchizza nel reparto arretrato, Maggiore, Deiola e Pobega in mediana, Gyasi, Nzola e Farias nel tridente offensivo.
A completare il ricco mercoledì di campionato anche Atalanta-Parma, Lazio-Fiorentina e Sassuolo-Genoa (tutte alle 15), sfide importantissime sia in chiave Champions che salvezza. I punti cominciano a pesare, ora non resta che vedere chi avrà più coraggio nel prenderseli.