L’Inter è tornata! Dopo la vittoria col Sassuolo, per certi versi scontata, è arrivata quella di Firenze, ben più pesante e inattesa. Alzi la mano chi, alla vigilia, avrebbe immaginato la squadra nerazzurra padrona del Franchi? E invece Mazzarri ha azzeccato tutto, compresi i cambi, su tutti l’ingresso di Icardi che ha cambiato la partita. Gol in fuorigioco, anche piuttosto evidente, ma per una volta l’errore, per quanto decisivo, non va a cambiare il giudizio sul match. L’Inter ha meritato di vincere e questo apre scenari interessanti per il futuro. Il quarto posto occupato dalla Fiorentina dista ora 5 punti e il terzo, in attesa di Sassuolo-Napoli, “solo” 8.
Non male a 14 giornate dalla fine, tanto più ora che ricominciano le coppe, che coinvolgono sia i partenopei che i viola. Un primo assaggio lo abbiamo visto già ieri quando la squadra di Montella, reduce dalla semifinale di Coppa Italia, ha approcciato la partita con le classiche gambe molli. Stanchezza fisiologica e comprensibile, ma quello che ha stupito di più è stata la freschezza mentale dell’Inter, sul pezzo fin dal primo minuto di gioco.
“Siamo stati bravi, ma abbiamo rischiato perché continuiamo a sprecare troppo – l’analisi di Mazzarri. – Ci è già successo altre volte di buttare via punti, da questo punto di vista dobbiamo migliorare”. I cambiamenti però ci sono già e pure evidenti. Con l’acquisto di Hernanes l’Inter ha trovato tecnica e personalità, e tutta la squadra ne beneficia. E se gente come Guarin e Icardi riusciranno davvero a riprendersi la fiducia del tecnico non potrà che essere un bene.
Ieri sera poi i nerazzurri hanno sfatato due tabù: la vittoria in trasferta (mancava dal 3 novembre a Udine) e il ritorno al gol di un attaccante (Palacio non segnava dal derby del 22 dicembre). Tanti segnali positivi per una squadra che ha saputo anche soffrire. Dopo un ottimo primo tempo, concluso in vantaggio di una rete (Palacio, autore anche di uno sfortunato palo), i nerazzurri si erano fatti raggiungere dalla Fiorentina in apertura di ripresa (gol di Cuadrado, complice un’incertezza di Handanovic).
E proprio lì, con il match in bilico e la squadra di casa a spingere sull’acceleratore, Mazzarri ha fatto la mossa giusta: fuori Milito, dentro Icardi. E l’argentino, complice una clamorosa svista arbitrale, ha tirato fuori il classico coniglio dal cilindro, con tanto di esultanza polemica verso il mondo esterno. I brividi nel finale (girata di Matri su cui Gomez non è arrivato per un soffio) non cambiano il giudizio complessivo: dopo tanto tempo l’Inter è tornata a fare l’Inter.
Fu vera gloria? A Cagliari e, soprattutto, a Roma (prossime avversarie) l’ardua sentenza. Intanto però i nerazzurri possono guardare al futuro con più serenità. E questa, viste le difficoltà degli ultimi mesi, è già una bella vittoria.