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L’Inter riprende la corsa, Milan e Lazio crollano e oggi il Napoli di Conte cerca il riscatto. Scintille nel calciomercato

Conte nuovo allenatore del Napoli

L’Inter riprende la corsa, il Milan crolla. Sabato a due facce per la Milano calcistica: da una parte il sorriso dei nerazzurri campioni in carica, tornati a vincere a San Siro contro il Lecce (2-0), dall’altra il pianto dei rossoneri di Fonseca, sconfitti a Parma (2-1) e alle prese con il primo focolaio di crisi della stagione. Non va meglio neanche alla Lazio di Baroni, uscita con le ossa rotte dalla trasferta di Udine (2-1), mentre fa festa il Genoa di Gilardino, vittorioso sul campo del Monza dell’amico Nesta (0-1). Ora sotto con le gare della domenica, per un programma piuttosto sfizioso che vedrà Fiorentina-Venezia, Torino-Atalanta (ore 18:30), Napoli-Bologna e Roma-Empoli (20:45), il tutto mentre proseguono le emozioni del mercato: la Juventus ha messo a segno i colpi Nico Gonzalez (38 milioni alla Fiorentina tra parte fissa e bonus, oggi sarà a Torino per le visite mediche) e Francisco Conceiçao (prestito secco da 7 milioni + 2 di bonus), il Napoli si prepara ad accogliere Lukaku, per cui manca solo l’annuncio ufficiale.

Parma – Milan 2-1: Pecchia esulta con Man e Cancellieri, a Fonseca non basta Pulisic

Serataccia per il diavolo, uscito con le ossa rotte dalla trasferta di Parma. La classifica recita un solo punto in due partite, peraltro contro squadre alla portata, ma ciò che preoccupa di più è la fragilità del gruppo, costantemente in balìa delle ripartenze avversarie e di uno contro uno destinati a creare guai. Era successo una settimana fa a San Siro e la storia s’è ripetuta anche al Tardini, solo che stavolta non è accaduto nessun “miracolo” in extremis. Due giornate sono poche per dare giudizi definitivi, eppure c’è la sensazione che il mercato (oltre 70 milioni per Morata, Pavlovic, Emerson Royal e Fofana) non abbia risolto i problemi difensivi, evidentemente figli più di un atteggiamento tattico sbagliato che di uomini. Certo, gli errori individuali ci sono e si potrebbero evitare, ma difensori e centrocampisti sono più portati a commetterli se lasciati sempre in mezzo a praterie. Si sapeva che il Parma, ricco di qualità con i vari Man, Mihaila, Sohm e Bernabé, avrebbe potuto creare scompiglio, però neanche il più pessimista poteva immaginare un gol dopo appena 83 secondi di gioco: discesa sulla sinistra di Valeri e tap-in facile facile di Man, per l’1-0 Parma. I rossoneri, dopo aver rischiato a più riprese di subire il raddoppio, hanno trovato il pareggio con Pulisic (66’), ma poi, proprio quando sembravano poterla vincere, hanno finito per perderla concedendo un altro contropiede ad Almqvist, questa volta sfruttato dal neoentrato Cancellieri (72’). 

Fonseca amaro: “Non si può vincere difendendo così, il primo responsabile sono io”

“Sconfitta difficile da spiegare – ha sospirato Fonseca -. Difensivamente abbiamo fatto molto, molto male, è impossibile vincere queste partite difendendo così. Ci siamo mossi male come squadra e perso tanti duelli, eravamo sempre in ritardo, le preventive erano sbagliate: troppi errori, abbiamo permesso al Parma di creare una marea di occasioni. Io sono sempre il principale responsabile e mi assumo tutte le colpe, ma è chiaro che è un problema di atteggiamento collettivo, di mancanza di aggressività. Se mi aspettavo tutti questi problemi? No, abbiamo fatto un grande precampionato, ma è sempre più facile giocare contro le grandi squadre. In campionato abbiamo avuto un cambiamento difficile da capire. Anche in allenamento facciamo bene, poi arriviamo alla partita e giochiamo così. Difficile da spiegare”.

Inter – Lecce 2-0: Darmian e un rigore di Calhanoglu regalano i primi 3 punti a Inzaghi

Nessuna sorpresa invece da San Siro, dove l’Inter di Inzaghi è tornata a fare ciò che le riesce meglio, ovvero vincere in scioltezza. Certo, la partita contro il Lecce non era particolarmente proibitiva, ma viste le difficoltà della concorrenza e i problemi interni (su tutti l’assenza di Lautaro) era meglio non darla per scontata. I nerazzurri non lo hanno fatto, anzi sono tornati ad avere l’approccio giusto dopo gli scricchiolii di Genova. Il gol di Darmian dopo appena 5’ (azione nata dalla sinistra con Dimarco e rifinita da una sponda di Taremi) ha subito messo la pratica in discesa, permettendo all’Inter di gestire un match nonostante una condizione fisica ancora approssimativa. La squadra di Inzaghi, in termini automobilistici, ha viaggiato per lunghi tratti col motore al minimo, senza però concedere nulla di particolare al Lecce di Gotti, il cui campionato “vero” inizierà sabato prossimo contro il Cagliari. Ne è uscita così una gara priva di particolari scossoni, con il gol del 2-0 di Calhanoglu (69’, rigore procurato da Thuram) come logica conseguenza. A quel punto il tecnico nerazzurro ha dato il via alla programmata girandola di cambi, con Carlos Augusto, Dumfries, Frattesi, Arnautovic e Asllani a fare il tagliando, ma anche a ricordare a tutti, se ancora ce ne fosse bisogno, la ricchezza di una rosa destinata a lottare per lo scudetto, seppur con meno facilità rispetto alla scorsa stagione.

Inzaghi: “Questa Inter ha sempre fame. Lautaro? Lavoriamo per averlo contro l’Atalanta”

La fame ci vuole sempre, ma basta star tranquilli perché i ragazzi si stanno allenando bene – ha sottolineato Inzaghi -. Dopo il pareggio di Genova non eravamo contenti perché vogliamo sempre vincere, ma a Marassi avevo già visto segnali positivi. Le altre squadre si stanno rinforzando tutte e tutte avranno i nostri stessi obiettivi, il calcio d’agosto poi è difficile perché si gioca col caldo. Per vincere bisogna faticare e con Genoa e Lecce lo abbiamo fatto, giocando due ottime gare con la giusta applicazione e concentrazione. Turnover? Nel secondo tempo stavamo gestendo bene la gara e in panchina avevo otto giocatori pronti, questo momento ho la possibilità di scegliere e di allenare con continuità. Lautaro? Non so se ce la farà per la prossima partita. Insieme allo staff medico abbiamo deciso di non rischiarlo, lui avrebbe voluto giocare perché è generoso, ma siamo alle prime gare e ho la fortuna di avere anche altri giocatori. Ora cercheremo di recuperarlo per l’Atalanta”.

Udinese – Lazio 2-1: Baroni si arrende a Lucca e Thauvin

Netto passo indietro per la Lazio di Baroni, che dopo aver vinto al debutto contro il Venezia cada sul campo dell’Udinese. I biancocelesti cercavano conferme, invece tornano a casa con diversi interrogativi a cui rispondere, sia dal punto di vista tattico (il 4-3-3 con quattro uomini offensivi, a tratti, sembra un po’ troppo sbilanciato) che mentale. La personalità, infatti, rischia di essere il grande limite di una squadra costruita con giovani interessanti, eppure poco propensi a lottare per le posizioni di vertice. E così, alla prima lontano dall’Olimpico, la Lazio s’è squagliata come neve al sole, subendo l’1-0 dopo appena 6’ con Lucca, innescato da una grande giocata di Thauvin. Il francese è stato il vero protagonista del pomeriggio friulano, sia per l’assist sopraccitato che per il raddoppio, questa volta segnato in totale autonomia (49’). I biancocelesti non sono mai davvero riusciti a cambiare l’inerzia della sfida, nonostante alcune buone occasioni che avrebbero potuto modificare il copione. Nemmeno l’espulsione di Kamara (doppio giallo) è riuscita a rimettere in gara la squadra di Baroni, nonostante sia arrivata al minuto 68, con quasi mezz’ora (recupero compreso) ancora da giocare. Il gol di Isaksen all’ultimo soffio del match (95’) ha cambiato il tabellino, non la sostanza: i 3 punti sono andati all’Udinese di Runjaic, sin qui grande sorpresa del torneo, mentre alla Lazio non resta che fare i conti con la prima bocciatura della stagione. 

Baroni: “Presi due gol brutti, non possiamo commettere certe ingenuità”

“Abbiamo preso due brutti gol entrambi all’inizio, era già avvenuto contro il Venezia e poi diventa difficile condurre la partita – l’analisi di Baroni -. Dobbiamo essere più concreti in tutte e due le fasi, perché non è facile poi rimettere in piedi la partita contro una squadra così fisica. Sicuramente dobbiamo migliorare, abbiamo commesso delle ingenuità come sul primo gol, che non si devono fare perché poi loro si difendono bene e diventa difficile. Penso sia stata una gara tanto condizionata dai due errori sui gol, prima del 2-0 di Thauvin non c’erano stati pericoli particolari, né da una parte né dall’altra. Ci facciamo portare via palla due volte in quella azione, bisogna migliorare. La squadra in generale si è spesa, serve più concretezza, abbiamo creato qualche occasione per riaprirla prima e saremmo probabilmente riusciti a riprenderla”.

Napoli – Bologna (ore 20:45, Dazn)

L’attenzione si sposta ora sulle gare odierne, a cominciare da quella del Maradona tra Napoli e Bologna. Gli azzurri sono attesi al varco, perché la sconfitta di Verona è stata troppo brutta per essere “vera”: la reazione è obbligatoria, se non nel risultato (comunque necessario) almeno nell’atteggiamento e nella mentalità. Una squadra di Conte, del resto, non può tradire proprio sotto questi aspetti, dunque la sfida odierna diventa un esame impossibile da fallire. Rispetto a domenica scorsa ci sono delle novità importanti e chissà che non riescano ad accendere la famosa scintilla: l’acquisto di Lukaku, per cui ormai manca solo l’ufficialità, è segno che presidente e allenatore viaggiano nella stessa direzione, a prescindere dalle tempistiche quantomeno discutibili. Dopo Big Rom (e Neres, oggi già in panchina) arriveranno anche Gilmour e un altro centrocampista (si cerca l’intesa con il Manchester United per McTominay), il tutto senza aver ancora risolto il caso Osimhen, per cui si attendono sviluppi nelle prossime ore. Adl sta recuperando nel finale, ora tocca a tecnico e giocatori: il Maradona vuole risposte anzitutto da loro, per tornare a sognare dopo 12 mesi quasi irreali. Non sarà semplice né tantomeno scontato, visto che il Bologna di Italiano (spesso vincente a Napoli con la Fiorentina) verrà per fare punti, ma il Napoli di Conte non può più permettersi passi falsi.

Conte: “Basta parlare di mercato! Dimissioni? Ho un impegno morale con calciatori e tifosi…”

“Settimana scorsa abbiamo fatto una conferenza in cui s’è parlato solo di mercato – le parole di Conte -. Ho ricevuto zero domande sul Verona, o forse una, non s’è parlato di calcio, ed è successo quello che è successo. Sul mercato dovete chiedere alla società, io voglio parlare del Bologna: conta solo il campo. Voglio basare la rinascita del club su un gruppo di 10-12 giocatori che sono qui da tanto. Sono ragazzi che hanno a cuore Napoli, si allenano bene, ci sono anche applicazione, responsabilità ed entusiasmo. Ho fiducia nel lavoro, la stessa che faccio fatica ad avvertire nell’ambiente. Con il Verona abbiamo dimostrato di non essere pronti a prendere un cazzotto, l’abbiamo preso e siamo andati giù, invece avremmo dovuto rialzarci e su questo dobbiamo lavorare. Se ho mai pensato alle dimissioni? A prescindere da quello che possa accadere sul mercato, ho preso un impegno morale e umano con calciatori e tifosi, farò il possibile e l’impossibile per riportare il Napoli dove merita”.

Napoli – Bologna, le probabili formazioni

Napoli (3-4-2-1): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno; Mazzocchi, Anguissa, Lobotka, Spinazzola; Politano, Kvaratskhelia; Raspadori 

In panchina: Caprile, Contini, Juan Jesus, Olivera, Marin, Mezzoni, Saco, Zerbin, Ngonge, Simeone, Cheddira, Neres

Allenatore: Conte

Indisponibili: nessuno

Squalificati: nessuno

Bologna (4-2-3-1): Skorupski; Posch, Beukema, Erlic, Lykogiannis; Freuler, Aebischer; Orsolini, Fabbian, Ndoye; Castro

In panchina: Ravaglia, Bagnolini, Ilic, Corazza, Lucumì, Holm, Moro, De Silvestri, Byar, Karlsson, Miranda, Dallinga, Urbanski, Odgaard

Allenatore: Italiano

Indisponibili: Ferguson, El Azzouzi, Cambiaghi

Squalificati: nessuno

Roma – Empoli (ore 20:45, Dazn e Sky)

L’altro grande appuntamento di giornata, oltre a Fiorentina-Venezia e Torino-Atalanta (entrambe alle 18:30, prevista contestazione del popolo granata contro Cairo dopo la cessione di Bellanova proprio alla Dea), è quello dell’Olimpico, dove la Roma di De Rossi riceverà l’Empoli di D’Aversa. Più che per la partita, comunque da vincere a tutti i costi, c’è attesa per l’accoglienza a Paulo Dybala, balzato sul podio dei “più amati” dopo la decisione di restare in giallorosso e rifiutare i milioni dell’Arabia. Scelta che ha fatto impazzire di gioia la piazza e un po’ meno la società, anche se l’offerta dell’Al-Qadsiah (3 milioni) non sarebbe comunque stata accettata: Lina Souloukou sperava di risparmiare l’ingaggio dell’argentino e dirottarlo su altri profili, invece dovrà conviverci almeno per un’altra stagione. L’Olimpico, ad ogni modo, ha gradito ed è pronto a manifestare il suo amore all’argentino, ovviamente sperando di aggiungerci i 3 punti contro l’Empoli. Dopo il pari di Cagliari, infatti, è tempo di tornare a vincere e la sfida odierna sembra fatta apposta: stadio pieno, entusiasmo ritrovato, avversario certamente inferiore. Condizioni agevoli che però non devono distrarre la squadra, chiamata a far vedere, una volta per tutte, di potersi giocare l’obiettivo Champions fino alla fine, questa volta sul serio. 

De Rossi: “Dybala? Situazione emozionante, merito dell’amore di questa città”

È stata una situazione emozionante, ricca di sali e scendi – ha confermato De Rossi -. Paulo ha rifiutato cifre importantissime, in lui i tifosi vedono uno che ha preso una decisione anche in funzione di quello che è l’amore nei suoi confronti e della squadra. È una bella storia, non tanto frequente nel mondo del calcio, una decisione frutto e merito dell’amore dei tifosi. Da inizio ritiro Dybala non ha mai saltato un allenamento, ma sia io che la società eravamo consapevoli che si stesse allenando bene. Lo gestiremo in base all’avversario o alla partita che pensiamo di trovarci il giorno dopo, a voi giornalisti farà più notizia quando sarà in panchina, ma sono scelte che farò io. Cosa mi aspetto ora dal mercato? Per comprare altri giocatori serve spazio sia numerico che economico, dalla settimana prossima non ci sarà più tempo e saremo consapevoli sul chi siamo. Le settimane con il mercato aperto sono un casino, sidovrebbe chiudere prima e non succederebbe nulla. Non è un problema solo per me, ma infastidisce…”.

Roma – Empoli, le probabili formazioni 

Roma (4-3-2-1): Svilar; Celik, Mancini, N’Dicka, Angelino; Cristante, Paredes, Pellegrini; Dybala, Soulé; Dovbyk

In panchina: Ryan, Marin, Smalling, Dahl, Baldanzi, Sangaré, Zalewski, El Shaarawy, Bove, Le Fee, Pisilli, Abraham, Shomurodov, Joao Costa

Allenatore: De Rossi

Indisponibili: nessuno

Squalificati: nessuno

Empoli (3-4-2-1): Vasquez; Walukiewicz, Ismajli, Viti; Gyasi, Haas, Henderson, Pezzella; Fazzini, Esposito; Colombo

In panchina: Brancolini, Chiorra, Goglichidze, Cacace, Shpendi, Caputo, Guarino, Ekong, Donati, Stojanovic, Marianucci, Sodero, Belardinelli, Solbakken

Allenatore: D’Aversa (squalificato, in panchina Sullo)

Indisponibili: Ebuehi, Zurkowski, Perisan

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Squalificati: Grassi 

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