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L’Inter espugna Brescia e sorpassa la Juve che insegue il primato con CR7

Vincendo faticosamente contro le rondinelle (1 a 2) i nerazzurri balzano provvisoriamente in testa alla classifica ma stasera la Juve cercherà il controsorpasso contro il Genoa affidandosi a Cristiano Ronaldo e Dybala.

L’Inter espugna Brescia e sorpassa la Juve che insegue il primato con CR7

L’Inter effettua il sorpasso, ora tocca alla Juve. I nerazzurri espugnano Brescia e poco importa che sia stata una serata di grande sofferenza: i 3 punti valgono il primo posto in classifica, seppur in attesa della risposta bianconera contro il Genoa (ore 21). Certo, la prestazione è quantomeno da rivedere e, in prospettiva, lascia più di una perplessità sulla tenuta psico-fisica della squadra, evidentemente provata da stanchezza e infortuni. La coperta è diventata corta, inutile negarlo: ecco perché, alla luce di ciò, questi 3 punti assumono una valenza pesantissima.

“Prendiamoci il risultato, non mi interessa se abbiamo giocato bene o male – il commento di Conte. – Diventa difficile così, è la quarta gara in 9 giorni dove hanno giocato sempre gli stessi. Adesso dobbiamo recuperare, siamo a metà del percorso: sabato c’è il Bologna, poi il Dortmund… È un’anomalia giocare sette partite in 20 giorni, questo mi sembra molto strano, noi lo faremo anche se stiamo tirando la macchina al limite”. Partita carica di tensione quella del Rigamonti e non solo per il gemellaggio che lega da sempre Brescia e Milan. La squadra di Corini infatti aveva motivazioni fortissime già di suo e l’Inter, oltretutto, sapeva di non potersi permettere passi falsi.

Ma l’impalcatura eretta da Conte ha delle basi molto solide, capaci di reggere anche quando il gioco, per tutta una serie di motivi, non si rivela l’arma migliore della serata. In porta, tanto per cominciare, c’è una vera e propria garanzia come Handanovic, là davanti invece, a completare il tutto, ci sono due attaccanti in stato di grazia. L’esatto contrario del Brescia, tanto abile nel far girare palla fino alla trequarti quanto poco concreto al momento di metterla in porta. E così, come spesso succede in questi casi, a fare la differenza sono state le qualità dei singoli, decisamente in favore dell’Inter, anche perché Balotelli, l’elemento di maggior spicco delle rondinelle, ha trovato sulla sua strada un grande Handanovic.

A spaccare l’equilibrio ci ha pensato Lautaro Martinez, fortunato nel trovare la deviazione decisiva di Cistana e a battere l’incolpevole Alfonso (23’). Il Brescia ha incassato il colpo, poi, dopo l’intervallo, ha deciso di scuotersi, aggredendo l’Inter con grande veemenza. Lì è salito in cattedra Handanovic per la prima volta con una grande parata su Balotelli, rivelatasi decisiva perché pochi minuti dopo i nerazzurri, nel miglior momento degli avversari, hanno trovato il raddoppio con Lukaku, autore di uno splendido sinistro a giro che è valso il 2-0 (63’).

Gli uomini di Corini sono stati comunque encomiabili, continuando a spingere come se nulla fosse: e infatti, a furia di insistere, ecco l’azione di Bisoli a propiziare l’autogol di Skriniar (76’), preludio a un finale bello e vibrante, nel quale l’Inter ha saputo però resistere e conquistare 3 punti e primato in classifica. Ora tocca alla Juve, chiamata a rispondere in casa contro il Genoa. Partita abbastanza scontata, almeno sulla carta, a patto però di non prenderla sotto gamba: anche contro il Lecce, del resto, non doveva esserci storia e invece tutti sappiamo com’è finita. La squadra di Thiago Motta poi è una creatura ancora poco conosciuta, ragion per cui servirà una Juve concentrata e attenta nel non farsi sorprendere.

“Il Genoa ha una qualità tecnica sorprendente per la classifica che ha, è una squadra che può giocare molto bene a calcio – ha ammonito Sarri. – È una partita difficile, ma quando si gioca ogni tre giorni tutte le gare lo sono. Non è così scontato recuperare subito le energie fisiche e mentali da una partita all’altra, anche se fa parte della mentalità delle grandi”. Vero, così come che la Juve, nonostante alcuni infortuni fastidiosi (l’ultimo è quello di Pjanic che però potrebbe tornare già per il derby di sabato), ha una rosa ampia e strutturata per sopperire alla stanchezza. Rispetto a Lecce la novità più importante è certamente il ritorno di Cristiano Ronaldo, di nuovo a disposizione dopo il riposo (deciso da lui) di sabato, ma anche la convocazione di Douglas Costa, ai box dallo scorso 14 settembre, è una gran bella notizia.

Sarri confermerà il 4-3-1-2 con Buffon in porta, Cuadrado, De Ligt, Rugani e Danilo in difesa, Khedira, Bentancur e Matuidi a centrocampo, Bernardeschi sulla trequarti, Dybala e Ronaldo in attacco. Thiago Motta, incensato dalla critica genoana dopo il 3-1 sul Brescia, tenterà quella che sarebbe una vera e propria impresa con un 4-2-3-1 che vedrà Radu tra i pali, Ghiglione, Romero, Zapata e Ankersen nel reparto arretrato, Barreca e Schone in mediana, Radovanovic, Pandev e Kouamé alle spalle dell’unica punta Pinamonti.  

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