Adesso tocca di nuovo a loro. Dopo i giorni della “Thohir mania” (“Il nostro obiettivo è il terzo posto” ha fatto sapere il tycoon da Giakarta), i riflettori tornano a puntarsi sull’Inter, intesa come squadra e allenatore ovviamente. Il primo posticipo della 13° giornata (l’altro sarà domani sera tra Roma e Cagliari) vedrà i nerazzurri sul campo del Bologna per un match che, almeno sulla carta, non sembra presentare particolari insidie. I rossoblu hanno una classifica precaria (16° posto, un solo punto sulla Sampdoria terzultima), proprio come la situazione societaria, che in settimana ha visto il presidente Guaraldi minacciare nuovamente le dimissioni.
Ma Mazzarri conosce il calcio da troppi anni per non sapere che, sul campo, tutto può accadere, specialmente se gli ultimi giorni sono stati molto mediatici e poco produttivi. “Il rischio di distrarsi c’è – ha ammesso in conferenza stampa. – Per me però non è così, abbiamo lavorato bene sul campo proprio per evitare cali di questo tipo”. Già, ma è chiaro che la vigilia di Bologna non è stata proprio uguale alle altre. Il ciclone Thohir è appena ripartito per l’Indonesia, lasciando alla Milano nerazzurra quel mix di ebbrezza e preoccupazione, tipico dei grandi cambiamenti.
“Ho avuto un’ottima impressione di lui, mi conosceva bene e ricevere certi attestati di stima non può che far piacere” ha spiegato Mazzarri, in riferimento ai numerosi complimenti avuti dal tycoon. Che, tra le altre cose, lo ha paragonato a un certo Josè Mourinho. “Lui è un grande, lo dice la storia – ha ribattuto il tecnico. – Se qualcuno però vede delle somiglianze non mi dispiace, sempre tenendo presente che ogni allenatore è diverso dall’altro. Il paragone comunque non mi imbarazza…”. In effetti, più che per l’accostamento allo Special One, i brividi potrebbero venirgli dagli obiettivi del nuovo presidente, che ha indicato nella finale di Champions 2016 (quella che si giocherà a San Siro) un appuntamento da non mancare. “Se si faranno investimenti di un certo tipo perché no – la replica di Mazzarri. – Bisognerà essere bravi a concludere operazioni tali per arrivare a quel livello, inserendo giocatori importanti e mirati di volta in volta. La crescita si fa così, comunque a me non dispiace alzare l’asticella”. Il presente però si chiama Bologna ed è piuttosto importante. La sconfitta del Napoli contro il Parma infatti è un inatteso regalo per agganciare il terzo posto auspicato da Thohir. A patto che i nerazzurri espugnino il Dall’Ara. Per riuscirci Mazzarri confermerà il solito 3-5-1-1, con il rientrante Campagnaro in difesa assieme a Rolando e Juan Jesus, che avranno il compito di sostituire lo squalificato Ranocchia e l’indisponibile Samuel. A centrocampo Taider dovrebbe vincere il ballottaggio con Kovacic, gli altri saranno Jonathan, Cambiasso, Alvarez e Nagatomo. Guarin agirà nuovamente da trequartista alle spalle di Palacio, fin qui grande trascinatore della squadra con i suoi gol.