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L’Inter delude in Champions, ecco perchè ha perso con il Liverpool (0-2): l’analisi della partita

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Nessuna impresa. Inter-Liverpool finisce 0-2, risultato che pesa come un macigno sulle speranze di qualificazione dei nerazzurri, ormai con un piede e mezzo fuori dalla Champions. I gol di Firmino e Salah condannano Inzaghi a una serata decisamente amara, tanto più che la partita aveva detto ben altro. Già, perché la sua squadra se l’era giocata a testa alta, anzi altissima, creando alcune occasioni nitide e costringendo i Reds a soffrire per una bella fetta di gara. Poi però, come spesso accade a questi livelli, sono arrivati i cambi e lì Klopp ha potuto pescare a piene mani dalla panchina, inserendo gente altrettanto forte ma molto più fresca. La logica conseguenza è che gli inglesi hanno alzato i giri del motore, trovando poi gli episodi che hanno deciso la partita, anche con quel pizzico di fortuna che non guasta mai. L’Inter, dunque, esce da questa andata degli ottavi con l’amaro in bocca della sconfitta, ma anche con la consapevolezza di non avere rimpianti, se non per il risultato: giocasse così per tutto il finale di campionato sarebbe difficile non vederla trionfare anche questa volta.

Le parole di Inzaghi

Sono contento e orgoglioso, abbiamo fatto una grande gara ma purtroppo non siamo stati premiati con un gol che meritavamo – il commento di Inzaghi – Loro hanno segnato alla prima distrazione nostra, però ho fatto i complimenti a tutti, dispiace per il risultato perché meritavamo altro. Penso che il Liverpool sia una delle due squadre più forti d’Europa e la mia Inter le ha tenuto testa, questa serata ci deve dare tantissima autostima, essere un gran punto di partenza. In questa stagione abbiamo giocato tante belle partite, ma mai contro un avversario come il Liverpool, ora però mettiamo da parte la Champions, c’è il campionato e poi la Coppa Italia”.

Le parole di Klopp

“Capita spesso al Liverpool di soffrire, non siamo stati così brillanti ma è merito dell’Inter che ha fatto una bella partita – ha confermato Klopp – I loro difensori hanno fatto molto bene e anche Perisic ci ha messo in difficoltà. Le sostituzioni sono state la chiave, il primo gol è nato proprio da Firmino, comunque sono soddisfatto di quello che abbiamo fatto”.

L’analisi della partita

Le premesse vedevano gli inglesi nettamente favoriti, invece il campo ha detto che l’Inter se l’è giocata quantomeno alla pari. Basti pensare che la prima vera occasione del match l’ha avuta lei e pure bella grossa: il sinistro di Calhanoglu aveva battuto Alisson, peccato però che il pallone si sia stampato sulla traversa. Inzaghi, consapevole del pressing a tutto campo di Klopp, ha scelto di giocare sempre dal basso, consapevole dei rischi (se perdi palla il Liverpool è in porta), ma anche dell’efficacia (se salti la prima linea in porta ci vai tu). E così, dopo una primissima parte di stampo red, ecco venir fuori i nerazzurri, capaci di schizzare dall’altra parte con un gioco molto verticale, facilitato dall’ottima prova di Dumfries e Perisic e dalla solita generosità tattica di Dzeko.

Il problema è che l’Inter fatica a concretizzare e non certo da ieri: basti pensare alle tante occasioni avute nel derby, inutili ai fini del risultato. Lautaro, scelto da Inzaghi dopo un ballottaggio serrato con Sanchez, ha fallito la chance dimostrandosi, ancora una volta, poco efficace in area: l’occasione propiziata da Perisic a inizio secondo tempo doveva essere sfruttata meglio. Il match comunque è girato con i cambi, quando Klopp ha tolto Diogo Jota, Mané, Fabinho e Elliot per mettere Firmino, Luis Diaz, Henderson e Keita, mentre Inzaghi, già privo di Barella, s’è limitato a inserire il solo Sanchez.

Al 75’, sugli sviluppi di un corner, Firmino ha violato la porta di Handanovic con un grandissimo colpo di testa che ha lasciato attonito Bastoni e con lui tutto San Siro. Che poi, al minuto 83’, ha dovuto ingoiare il secondo boccone amaro della serata, questa volta da Salah, fortunato nel trovare la deviazione decisiva di Brozovic. È finita così, con uno 0-2 che non lascia molte speranze in vista del ritorno (mai dire mai, ma questo sarebbe davvero un miracolo sportivo), ma aiuta a pensare positivo per il finale di campionato. Un’Inter senza impegni europei, evidentemente, farebbe ancora più paura, tanto più che in Italia non sono in molti a poterle tener testa anche così.

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