La crisi è riaperta. Neanche il tempo di chiudere il “faldone” che è già ora di riprenderlo in mano: l’Inter perde anche a Genova e si trova costretta a fare i conti con una situazione sempre più nera. La classifica piange (11° posto), i punti dal Milan terzo sono già 8, il gioco continua a mostrare evidenti lacune sotto diversi aspetti.
Tutti capi d’imputazione per Frank De Boer, di nuovo in bilico nonostante le rassicurazioni societarie. L’olandese, a meno di clamorosi colpi di scena, non rischia la panchina nell’immediato, è chiaro però che i risultati sono tutt’altro che soddisfacenti e il tempo comincia a stringere.
“La situazione è difficile ma io sono fiducioso di poterla cambiare – il suo pensiero dopo la partita. – Poi è chiaro che tutto dipende dalla società, io però sono felice di essere qui e continuerò a lavorare duro. Anche contro la Samp si sono viste buone cose, purtroppo però le facciamo solo a sprazzi. Bisogna sempre dare il 100% invece qualcuno ha dato il 70, dobbiamo guardarci tutti allo specchio e dimostrare l’orgoglio per questa maglia”.
L’accusa di scarso impegno è grave e dimostra come tra il tecnico e lo spogliatoio ci siano alcuni problemi, molto però dipende dai risultati: con qualche punto in più il clima sarebbe decisamente più sereno. A Marassi sarebbe servita una vittoria per dare continuità e fiducia, invece l’Inter deve fare i conti con la quarta sconfitta nelle ultime 5 partite.
Questa, alla luce delle occasioni da gol, è probabilmente la più immeritata: i nerazzurri hanno creato tanto e avrebbero potuto almeno pareggiare. Ma quando le cose non girano anche gli episodi finiscono per andare controcorrente, e così, dopo aver sfiorato il vantaggio con Brozovic (traversa al 39’ e colpo di testa fuori di pochissimo al 43’), la squadra di De Boer s’è trovata sotto per un bel sinistro di Quagliarella (44’).
Nella ripresa occasioni da una parte e dall’altra, con l’Inter sempre pericolosa dalla cintola in su ma altrettanto fragile ogni qualvolta veniva attaccata. Nel finale Palacio ha avuto la palla del pareggio ma l’ha spedita sulla traversa, e così a far festa è stata la Sampdoria di Giampaolo. Notte fonda per De Boer, costretto a rimandare per l’ennesima volta il raggiungimento della continuità.