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L’Inter alla prova dell’Atalanta: Milan e Napoli sperano

Inter on Twitter

Non c’è due senza tre. Dopo gli scogli Lazio e Juventus, l’Inter se ne trova di fronte un altro, forse il più arduo di tutti. Affrontare l’Atalanta di Gasperini, come disse Guardiola qualche tempo fa, è un po’ come andare dal dentista: non necessariamente fa male, ma crea comunque un bel po’ di apprensione. Il match di Bergamo (ore 20.45) è dunque il più importante e delicato dell’intera giornata, con Milan e Napoli spettatori interessati in attesa di incontrare domani Spezia e Bologna, così come la Roma, che spera di battere il Cagliari (ore 18) e sfruttare un regalo dei nerazzurri (quelli di Milano, s’intende) per riavvicinare la zona Champions.

Al di là delle insidie bergamasche è evidente che sia l’Inter a partire favorita, come del resto dal 21 novembre in avanti: da quella vittoria sul Napoli, infatti, ne sono arrivate altre 7, molto spesso senza nemmeno subire un gol. L’ottava poi ha portato in dote un trofeo, per giunta al 120’ contro la nemica sportiva di sempre, certificando l’ottimo momento nerazzurro, oltre che un passaggio di consegne ormai ufficiale con la Signora.

“È una sfida scudetto importantissima tra due squadre molto propositive e votate all’attacco – il pensiero di Inzaghi – Vincere la Supercoppa è stato bellissimo, ma ora la partita con la Juve è il passato: mettiamo da parte l’euforia e prepariamoci al meglio. Cos’è cambiato da inizio stagione? Penso la consapevolezza, ho rivisto le prime partite e facevamo un buonissimo calcio, abbiamo perso qualche punto importante, ma ho visto sempre ottime prestazioni. Ora viaggiamo tutti, anche chi subentra, nella stessa direzione”.

La strada è tracciata, su questo non c’è dubbio, ma lo scudetto è ancora lontano e passa sicuramente da sfide come questa, da considerarsi a tutti gli effetti come uno scontro diretto. L’Atalanta, infatti, è a meno 8 e dunque, in caso di vittoria, si porterebbe a soli 5 punti dalla capolista, aprendo degli scenari tanto interessanti quanto inesplorati. Inzaghi sa che il ferro va battuto finché è caldo, ragion per cui limiterà al minimo il turnover, affidandosi solo ai giocatori più in forma, senza pensare alle sfide con Empoli (Coppa Italia) e Venezia.

Il suo 3-5-2 vedrà Handanovic in porta, Skriniar, De Vrij e Bastoni in difesa, Darmian, Barella, Brozovic, Calhanoglu e Perisic a centrocampo, Sanchez e Dzeko in attacco. Gasperini, ancora privo di Zapata e Gosens, risponderà con un 3-4-3 con Musso tra i pali, Djimsiti, Demiral e Palomino nel reparto arretrato, Zappacosta, De Roon, Freuler e Pezzella in mediana, Ilicic, Muriel e Pasalic nel tridente offensivo.

L’unica a sperare che l’Inter vinca, probabilmente, è la Roma e non solo per i trascorsi di Mourinho all’ombra della Madonnina. La rincorsa Champions, per quanto difficilissima e, forse, già compromessa, si basa su una combinazione di risultati che prevede una sconfitta della Dea e, ovviamente, una vittoria giallorossa sul Cagliari. Tornare a meno 6, seppur con una partita in più, darebbe un po’ di morale, il resto potrebbe farlo il mercato, che ha già regalato a Mou l’inglese Maitland-Niles e il portoghese Oliveira.

“Non credevo saremmo riusciti a prenderli, è stato bravo Pinto – ha sottolineato lo Special One – Abbiamo lavorato tutta la settimana, dopo l’ultima partita contro la Juve abbiamo dovuto rimotivare i giocatori, ora bisogna rialzarsi e non è facile dopo aver perso una partita come l’abbiamo persa noi”.

Bisogna farlo al più presto, anche se l’impegno odierno è meno semplice del previsto: il 2022 del Cagliari, infatti, è stato sin qui praticamente perfetto, viste le vittorie con Sampdoria e Bologna. Mourinho lo sa bene, tanto più che anche questa volta dovrà fare a meno di due titolari importanti come Ibanez e Cristante, entrambi squalificati. L’idea è di tornare al 4-2-3-1 di inizio stagione con Rui Patricio in porta, Maitland-Niles, Mancini, Kumbulla e Vina in difesa, Oliveira e Veretout a centrocampo, Zaniolo, Pellegrini e Mkhitaryan sulla trequarti, Abraham in attacco. 4-4-1-1 invece per Mazzarri, che tenterà il colpaccio con Cragno tra i pali, Zappa, Altare, Carboni e Lykogiannis nel reparto arretrato, Nandez, Deiola, Marin e Dalbert in mediana, Joao Pedro alle spalle dell’unica punta Pereiro.

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