Il progetto, ribadito dall’Ad di Fincantieri Giuseppe Bono nel corso dell’ultima assemblea degli azionisti, è già stato annunciato nel 2018 e sta per vedere la luce nel giro di qualche mese, entro l’inizio del 2020: Vard, società norvegese di proprietà del colosso navale italiano, sta costruendo la prima nave portacontainer a guida autonoma ed elettrica al mondo. L’Intelligenza artificiale, dopo aver sperimentato la guida autonoma per automobili e metropolitane, sbarca dunque anche tra le onde del mare: il gioiellino si chiama Yara Birkeland ed entro il 2022 sarà anche in grado di navigare senza equipaggio, secondo quanto annunciato dalla società.
A commissionare la prima nave smart del mondo è un’altra società norvegese, Yara International, specializzata nei concimi “green” e nelle soluzioni di agricoltura di precisione offerte agli agricoltori per aumentare le rese riducendo l’impatto ambientale, che la utilizzerà per trasportare le merci dallo stabilimento di Porsgrunn ai porti a Brevik e Larvik, sempre nel Paese scandinavo, da dove poi vengono spediti i prodotti in tutto il mondo. Una distanza in realtà minima, visto che le località sono distanziate di pochi chilometri, ma grazie alla sua capacità Yara – lunga 80 metri e larga 15 – permetterà di evitare ogni anno 40.000 viaggi in camion e di ridurre le emissioni di anidride carbonica, migliorando oltretutto la sicurezza stradale in un’area molto popolata e trafficata.
Sulle cifre dell’investimento la società, che opera in 60 Paesi nel mondo occupando 17.000 dipendenti, non ha fornito dettagli, mentre è noto che anche la tecnologia utilizzata è di fattura norvegese: la nave è stata progettata dallo studio Marin Teknikk, mentre le tecnologie abilitanti a bordo, incluso i sensori e i sistemi necessari per le operazioni remote e autonome sono curate dal gruppo Kongsberg, che l’anno scorso ha acquisito per mezzo miliardo di sterline la divisione marittima della Rolls Royce. L’operazione sarà comunque alla fine targata made in Italy, sotto l’egida di Fincantieri.