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L’inflazione Usa cala a maggio più delle attese: -0,3%, la maggiore contrazione da tre anni e mezzo

FIRSTonline

A maggio l’inflazione Usa cala più delle attese: l’indice dei prezzi al consumo è sceso dello 0,3%, la  maggiore contrazione degli ultimi tre anni e mezzo  Le attese erano per una flessione più contenuta dello 0,2%. La versione “core”, depurata cioè delle componenti più volatili quali alimentari ed energia, è salita dello 0,2%, in linea con le previsioni. Su base annua l’inflazione è cresciuta a maggio dell’1,7%, mentre il dato core del 2,3%.

In crescita le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione: nella settimana al 9 giugno sono aumentate di 6 mila unità a 386mila, contro le attese degli analisti che si attendevano un calo a 375mila unità.  Il dato precedente di 377mila unità è stato corretto al rialzo a 380mila. La media mobile delle ultime quattro settimane è salita di 3.500 unita’ a 382mila.

Peggiora anche il deficit delle partite correnti che è aumentato a quota 137,3 miliardi di dollari nel primo trimestre del 2012 da 118,7 negli ultimi tre mesi del 2011 (dato rivisto al ribasso dalla stima preliminare di 124,1 miliardi). Nei primi tre mesi del 2012 si è raggiunto il livello più alto dal quarto trimestre 2008 (corrisponde al il 3,6% del pil). Il dato è superiore alle attese degli analisti che si aspettavano un disavanzo di 134 miliardi. Nel dettaglio nel primo trimestre i flussi netti di capitale sono stati positivi per 156,7 miliardi contro 63,4 miliardi nel quarto trimestre 2011, grazie anche alla minore esposizione degli investimenti americani all’estero. Nel trimestre 2012 il saldo delle compravendite di Treasury è risultato  positivo per 34 miliardi di dollari, in calo dagli 82,5 tre mesi prima, gli acquisti di titoli azionari sono stati positivi per 18,7 miliardi dopo un bilancio negativo per 17,1 miliardi nel quarto trimestre 2011.

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