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L’industria in risalita: +4,3% annuo, il miglior dato dal 2011

L’Istat diffonde i dati sulla produzione industriale a marzo. L’indice destagionalizzato sale dell’1,5%. Bene anche l’incremento mensile: +0,2 rispetto a febbraio – Molto bene i comparti dell’energia (+4,8%) e dei beni di consumo (+3,5%).

L’industria in risalita: +4,3% annuo, il miglior dato dal 2011

A marzo la produzione industriale italiana è aumentata dello 0,4% rispetto a febbraio. Lo ha comunicato questa mattina l’Istat. Il risultato è migliore della media delle previsioni degli analisti, che non andava oltre un +0,2%. La produzione è cresciuta inoltre del 4,3% tendenziale (indice grezzo): in questo caso si tratta del dato più elevato da agosto 2011

Nella media del primo trimestre 2015, prosegue l’Istituto di statistica, la produzione è aumentata dello 0,3% rispetto al periodo ottobre-dicembre 2014. 

Corretto per gli effetti di calendario, a marzo l’indice è aumentato in termini tendenziali dell’1,5% (i giorni lavorativi sono stati 22 contro i 21 di marzo 2014), mentre nella media dei primi tre mesi dell’anno è calato dello 0,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

L’indice destagionalizzato presenta variazioni congiunturali positive nei raggruppamenti dei beni di consumo (+1,4%) e dei beni intermedi (+0,3%); diminuiscono invece i beni strumentali (-0,2%) e l’energia (-0,1%). 

In termini tendenziali gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano aumenti nei comparti dell’energia (+4,8%), dei beni di consumo (+3,5%) e, in misura più lieve, dei beni strumentali (+1,4%). Segnano invece una diminuzione i beni intermedi (-2%). 

Per quanto riguarda i settori di attività economica, i comparti che registrano la maggiore crescita tendenziale sono quelli della produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+22,2%), della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+15,9%) e della fabbricazione di mezzi di trasporto (+13,2%). 

Le diminuzioni maggiori si registrano nei settori dell’attività estrattiva (-9,4%), dell’industria del legno, della carta e stampa (-5,9%) e della fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (-5,1%).

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