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L’industria europea frena, le Borse accelerano. Fincantieri, Gtech e Telecom spingono Piazza Affari

L’INDUSTRIA EUROPEA FRENA, LE BORSE ACCELERANO
FINCANTIERI, GTECH E TELECOM SPINGONO MILANO

Perde colpi la produzione industriale europea: – 0,3% a giugno contro una previsione di +0,4%. Una volta tanto l’Italia non è il fanalino di coda ma, con un incremento dello 0,9%, è in cima alla classifica.

Le Borse comunque non si scompongono. A Milano l’indice Ftse Mib è in aumento dello 0,73% a quota 19.583. In terreno positivo anche Parigi +0,77%, Francoforte +1,11%, Madrid + 0,37%. Londra segna +0,22%.

Dopo la gelata sui prezzi in Italia, i dati di stamattina mostrano inflazione stabile in Germania a luglio con prezzi al consumo in crescita dello 0,8% annuo e +0,3% sul mese precedente. In Francia i prezzi sono scesi a luglio dello 0,4% sul mese precedente, ma registrano +0,6% sullo stesso mese del 2013.

Oggi sono attesi in Usa i dati sull’andamento dei consumi a luglio (atteso +0,2% sul mese precedente).

L’euro torna a scendere nei confronti del dollaro, scambiato a 1,334, da 1,336 della chiusura di ieri sera.

In calo ancora anche il petrolio, con il Brent a 102,8 dollari al barile (-0,1%), minimo da 13 mesi. Eni sale dello 0,2%, Saipem +0,3%.

I tassi depressi favoriscono i settori più indebitato, a artire dalle utilities (Stoxx +1,4%): le tedesche E.On e Rwe salgono rispettivamente del 4,4% e del 2,9%. A Milano Enel avanza dell’ 1,88%, EnelGreen Power +1,08%, Snam +1,2%.

Non sono pochi in motive di interesse sul listino italiano, pur tra scambi agostani.

Prende il volo Fincantieri +7,7% sull’onda dei giudizi lusinghieri dei broker che hanno avviato oggi la copertura sul titolo.

Stamattina Mediobanca in un report assegna il giudizio Outperform e un target di 0,82 euro. Secondo gli analisti di Piazzetta Cuccia, i punti di forza del gruppo sono legati alla sua esposizione al dollaro, alla posizione di leadership nel settore crociere e a un potenziale ordine da 3 miliardi di euro dalla marina militare italiana.

Giudizio positivo anche da Morgan Stanley che avvia la copertura con giudizio Overweight e un target price di 0,87 euro. Citigroup ha avviato il giudizio con Buy e un target price a 0,85 euro. Da Credit Suisse, infine, arriva un Neutral con target 0,7 euro.

In rally anche Gtech +3,37%. Sono 13 le banche disposte a erogare finanziamenti fino a 10,7 miliardi di dollari per l’acquisto di Igt. Circa 8 miliardi dei 10,7 previsti sarebbero legati ad un programma di emissione di bond sia in USA che in Europa.

Sotto i riflettori Telecom Italia + 0,97%: si tiene oggi a Parigi l’incontro tra l’ad Marco Patuano e Vincent Bollorè, presidente e socio del gruppo francese Vivendi, per discutere del piano di integrazione tra Gvt e Tim Brasil.

Fra le banche, Intesa sale dell’1,4%, Unicredit +1,4%,Pop.Milano +1,7%, Monte Paschi +0,4%. In forte rialzo il Banco Popolare +2,9%.

Exploit di Salini Impregilo +2,28%: il cda ha approvato la proposta di autorizzazione all’acquisto di azioni proprie da sottoporre all’assemblea dei soci. In un’intervista al Financial Times, l’ad Pietro Salini ribadisce che il gruppo è pronto ad acquisizioni e afferma che sta ancora valutando l’ipotesi di spostare la sede fuori dall’Italia anche se adesso è più positivo sulle prospettive del paese.

Italcementi +2,3%, spinta dalla promozione a Outperform di Sanford Bernstein.

In movimento anche il settore lusso, agitato alla maxi offerta della banca russa Vtb per Roberto Cavalli: 500 milioni di euro per il 60% della casa di moda , valutata quindi circa 833 milioni di euro a 4 volte circa le vendite e 37 volte l’Ebitda del 2013. Yoox sale dell’1,85%, Salvatore Ferragamo +1%.

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Categories: Finanza e Mercati