A gennaio la crescita del settore manifatturiero Usa ha toccato il livello più alto degli ultimi nove mesi grazie ad un miglioramento degli ordini e dell’occupazione: l’indice Ism, che misura l’attività nazionale, è salito a 53,1 da 50,2 di dicembre, ai massimi dall’aprile del 2012 e sopra le attese degli analisti di 50,2.L’indice relativo ai nuovi ordini è cresciuto a 53,3 da 49,7 mentre quello che misura l’occupazione è salito a 54 da 51,9. Si ricorda che un indice sopra 50 indica una fase di espansione economica.
Sempre a gennaio anche la fiducia dei consumatori è cresciuta più delle stime. L’indice dell’Università del Michigan il dato si è attestato in aumento a 73,8 punti, dai 72,9 di dicembre e molto più dei 71,3 punti della stima di metà mese. Gli analisti avevano previsto un dato a 71,5 punti.Il sottoindice che misura la fiducia sulle condizioni correnti dell’economia è cresciuto a 85 punti dagli 84,4 punti del mese precedente, mentre quello che misura la fiducia sulle condizioni future è salito a 66,6 punti dai 62,7 punti di dicembre.
Per quanto riguarda l’inflazione, le aspettative a un anno sono calate al 3,3% rispetto al 3,4% della rilevazione di dicembre, mentre le aspettative a cinque anni sono rimaste invariate al 2,9 per cento.
Nuovi massimi anche per il dato di dicembre sulle spese per le costruzioni che sono salite dello 0,9% rispetto al mese precedente (contro stime degli analisti a +0,6%) e sui massimi da agosto 2009. Sull’intero 2012, il risultato è stato di un +9,2%. Si tratta del primo bilancio annuale positivo dal 2006.