Pranab Mukherjee, il ministro delle Finanze indiano, ha dichiarato che i fondamentali dell’India permangono solidi e che la crescita, stimata attorno all’8% quest’anno, non sarà intaccata dalle turbolenze in corso. E’ quasi obbligatorio per un ministro delle Finanze fare dichiarazioni rassicuranti nei momenti difficili, ma queste affermazioni suonano più convincenti di altre.
La riduzione del prezzo del petrolio e di altre materie prime contribuirà, in un Paese dove l’influenza dell’energia e dei prezzi alimentari sull’inflazione complessiva è più forte che altrove, a moderare un tasso di inflazione che correva intorno al 9%. Per ciò stesso, questo impatto positivo sulla dinamica dei prezzi permetterà alla Banca centrale di sostare nella politica di aumento dei tassi che aveva seguito finora. E la voglia di crescere in India è ancora forte, man mano che si estende il potere di acquisto della classe media e proseguono gli investimenti infrastrutturali.
Fonte: Timesofindia.indiatimes