Sergio Mattarella ha nominato senatrice a vita Liliana Segre, deportata nel 1944 ad Auschwitz-Birkenau e sopravvissuta agli orrori del campo di concentramento. Il decreto, controfirmato dal Premier Paolo Gentiloni, motiva così la scelta: “per aver illustrato la Patria con altissimi meriti nel campo sociale”.
Il Presidente della Repubblica ha informato telefonicamente la neo-senatrice, nata a Milano nel 1930. Liliana Segre fu liberata il primo maggio del 1945 grazie all’arrivo dell’esercito statunitense. Nel novembre del 2004 fu nominata, su iniziativa dell’allora Capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi, commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana.
“La notizia mi ha colto completamente di sorpresa”, ha commentato la Segre. “Non ho mai fatto politica attiva e sono una persona comune, una nonna con una vita ancora piena di interessi e di impegni. Certamente il Presidente ha voluto onorare, attraverso la mia persona, la memoria di tanti altri in questo anno 2018 in cui ricorre l’80 anniversario delle leggi razziali”.
“Coltivare la Memoria – ha continuato – è ancora oggi un vaccino prezioso contro l’indifferenza e ci aiuta, in un mondo così pieno di ingiustizie e di sofferenze, a ricordare che ciascuno di noi ha una coscienza e la può usare”.