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Libri scolastici, faro dell’Antistrust: al via indagine sui prezzi. Ecco perché

Imagoeconomica

L’Antitrust ha deciso di puntare i riflettori sui libri scolastici, un mercato da circa un miliardo di euro l’anno. L’obiettivo è esplorare a fondo le dinamiche di concorrenza e le problematiche più critiche: dall’andamento dei prezzi alle frequenti nuove edizioni, fino alla distribuzione e all’approvvigionamento.

Questo mercato non riguarda solo i libri, ma anche le pubblicazioni e gli ausili destinati a studenti e docenti della scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado. Con 7 milioni di studenti e le loro famiglie, e un milione di docenti coinvolti, l’editoria scolastica ha un impatto economico e sociale considerevole.

Perché l’Antitrust ha avviato un’indagine sull’editoria scolastica?

L’indagine mira a capire meglio come funzionano questi mercati e a fare luce su questioni di pubblico interesse, come l’andamento dei prezzi (spesso troppo elevati), le frequenti modifiche delle edizioni e le difficoltà di approvvigionamento. Inoltre, verranno esaminate le modalità di distribuzione e l’adozione dei libri scolastici, tenendo conto delle innovazioni tecnologiche, come la combinazione tra formati cartacei e digitali e la gestione dei diritti delle edizioni digitali.

In parallelo, l’Autorità ha avviato una consultazione pubblica e invita tutti gli interessati a inviare i loro contributi entro 30 giorni.

In sostanza, l’Antitrust vuole assicurarsi che il mondo dei libri scolastici non sia solo un labirinto di complessità e costi, ma un settore che funzioni senza intoppi per tutti.

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