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Libri, le tre cose da fare prima di scrivere

Le 3 sfide da superare secondo lo scrittore bestseller Jerry Bruce Jenkins per diventare autori di libri sono: 1) imparare il mestiere da chi fa questo mestiere; 2) scrivere qualcosa di più breve di un libro; 3) entrare a far parte di una comunità di autori – Verità e favole di una carriera

Libri, le tre cose da fare prima di scrivere

Un buon preparatore

Jerry Bruce Jenkins, classe 1949, è un affermato scrittore di bestseller che ha anche saputo cavalcare l’onda del cambiamento portata dal passaggio del tifone dei libri digitali e di Amazon. Non è molto noto al pubblico italiano, ma basti dire, come riferisce anche la sua pagina su Wikipedia, che la serie scritta a quattro mani con Tim LaHaye, dal titolo Left Behind, è nella hall of fame di Amazon che raccoglie i dieci libri più venduti nei primi dieci anni di attività del colosso dell’e-commerce (1995-2005).

Jenkins ha scritto oltre 180 libri e venduto oltre 70 milioni di copie. I suoi lavori coprono una vasta gamma di generi nell’ambito della fiction,della saggistica e della letteratura per ragazzi. Si può veramente dire che poche persone possono vantare l’esperienza e i titoli dello scrittore di Kalamazoo nel Michigan.

Bene, Jenkins, ha raccolto in un ebook di 5mila parole, scaricabile gratuitamente dal suo sito, i suoi suggerimenti agli aspiranti autori. Il libro si intitola How to Become an Author. Your complete guide.

Sul nostro blog abbiamo scritto molto sul mestiere dello scrivere libri in un’epoca nella quale in un giorno vengono pubblicati materiali che equivalgono a 4 miliardi di libri. E la valutazione, riportata da “Wired”, si riferisce a qualche hanno fa e quindi oggi ci sarà qualche altro miliardo da aggiungere. Mai la terra è stata popolata da così tanti scrittori. Autore è però un’altra cosa da scrittore. Perché un libro è un libro, non è un post, non è un articolo di blog. È qualcosa che domanda uno specifico impegno e una specifica preparazione che non è proprio qualcosa a cui siano tutti allenati, com’è invece per lo scrivere, una cosa molto più democratica e meno elitaria

Di seguito riferiamo, per il lettore italiano che aspira a diventare autore di libri, le tre cose che secondo Jenkins occorre fare prima di decidere di scrivere un libro. I brani sono un sunto dell’ebook citato.

Verità e favole di una carriera

Hai deciso di diventare un autore? Bene, ecco alcune buone notizie e alcune notizie cattive. Partiamo da queste ultime. Scrivere un libro è una delle cose più impegnative che ti capiterà di fare. Se hai già iniziato a scrivere… mi sembra di vederti annuire con la testa.

Coraggio, ci sono anche delle buone notizie: vale davvero la pena di intraprendere questo lavoro. Sgobbare è il biglietto da pagare per entrare in un mondo di grandissime opportunità che possono significare: essere pubblicato, intraprendere la carriera dei propri sogni, influire sulle persone con la tua scrittura, ricevere l’attenzione dei media e infine diventare ricco grazie ai ricavi delle royalty.

Tu mi dirai: Jerry, stai parlando di un’eccezione e non della regola. E hai proprio ragione! Secondo Steven Piersanti, presidente di Berrett-Koehler Publishers, un libro di non-fiction vende mediamente in un anno meno di 250 copie e non supera le 3mila copie nell’intero arco della sua esistenza.

Tempo e repira. Se hai veramente l’intenzione di fare l’autore, puoi essere solo l’eccezione. Io sono la prova vivente che ciò è possibile.
Rifletti su questo: qualsiasi autore di fama di cui hai sentito parlare è partito dal punto in cui adesso sei tu: sconosciuto e senza editore. John Grisham, Stephen King, J.K. Rowling. I loro nomi, un tempo, se pronunciati lasciavano indifferenti. Chi può dire che il tuo nome, nell’arco di un anno, non sia sulla bocca di tutti?

Potreste pensare, Io? Mai! Okay, ma se non provi è certo che sarà mai. Ma… non metterti a scrivere un libro prima che tu abbia a) imparato il mestiere, b) scritto e venduto cose più brevi di un libro e c) essere entrato in una comunità di scrittori.

Ho capito. Sei agitato e impaziente. Ti senti già pronto per scrivere il tuo bestseller. Magari hai sentito parlare di autori che, pur non avendo scritto niente prima, sono riusciti al primo tentativo a vendere milioni di copie. Rallenta! Queste storie sono ingigantite e raccontate con tanto di grancassa proprio perché sono molto rare. Non giocare al lotto. Se vuoi che il tuo libro (e il tuo messaggio) vada da qualche parte, segui i miei consigli.

Impara il mestiere da chi fa questo mestiere

Non c’è nessun bisogno di fare l’autodidatta. Si può imparare dall’esperienza di coloro che hanno fatto lo stesso percorso e lo hanno anche raccontato. Grandi scrittori sono prima di tutto grandi lettori. Ecco qua i miei 11 libri preferiti sulla scrittura. Cominciate con questi.

[Quelli disponibile in traduzione italiana sono riportati con il titolo dell’edizione italiana. Gli altri sono solo in inglese o altre lingue. Tutti questi titoli sono reperibili su Amazon. Molti lo sono anche in versione Kindle, quindi immediatamente scaricabili].

1) Marie Arana, The Writing Life: Writers On How They Think and Work

Questo libro nasce dalla esperienza dell’Azana come critico letterario del “Washington Post”. Più di cinquanta autori di fiction e non-fiction raccontano come hanno scoperto la scrittura e la loro esperienza di autori. È intrigante scoprire che cosa gli piace e che cosa invece non gli piace. Arana scrive anche un breve profilo di ciascun autore. [Non disponibile in formato Kindle]

2) James Scott Bell, Plot & Structure: Techniques and Exercises for Crafting a Plot that Grips Readers from Start to Finish
È tutt’altro che un arido manuale. È invece una guida fresca e brillante scritta da un ex-avvocato che ti terrà ben desto mentre passa in rassegna i fondamenti di questo mestiere come il plot, la struttura della narrazione, le differenze tra fiction letteraria e di genere.[Disponibile in formato Kindle]

3) Brandilyn Collins, Getting into Character: Seven Secrets a Novelist Can Learn from Actors

Grazie alla sua formazione teatrale, la Collins delinea i modi per caratterizzare un personaggio così come avviene sul palcoscenico di un teatro e indica al romanziere le tecniche necessarie per ottenere questo risultato. [Disponibile in formato Kindle]

4) Annie Dillard, The Writing Life

La prosa eterea della Dillard si palesa anche quando scrive sulla scrittura. Un dono molto raro. Questo suo approccio così onesto ci fa riflettere su quanto sfibrante sia il mestiere di scrivere. Si tratta di uno dei migliori libri sull’arte di scrivere. [Disponibile anche in versione audiobook]

5) Stephen King, On writing. Autobiografia di un mestiere

In questo libro ci sono talmente tanti spunti che non so neppure da dove cominciare. Oltre agli innumerevoli consigli pratici, avrete un saggio dello stile inimitabile di King raccontato con le sue stesse parole. Imparerete un sacco di cose divertendovi follemente. [In italiano disponibile solo il libro, in inglese in tutti i formati compreso audiobook)

6) Dean Koontz, How to Write Bestselling Fiction

Non esagero dicendo che questo libro ha cambiato la mia vita. Mi ha insegnato come scrivere la serie Left Behind che ha venduto 60 milioni di copie e ancora oggi, a dieci anni di distanza dalla sua uscita, vende a sei cifre. Lo uso come libro di testo nei miei corsi di scrittura. [Non disponibile in formato Kindle]

7) Anne Lamott, Scrivere. Lezioni di scrittura creativa

La Lamott vi fa ridere a crepapelle e un minuto dopo vi fa piangere mentre racconta, con brutale onesta, le gioie e i travagli di una vita dedita alla scrittura: dalla solitudine, alla disintossicazione fino alla riscoperta della fede nella professione. [In italiano disponibile solo il libro, in inglese in tutti i formati compreso audiobook]

8) Donald Maass, Writing the Breakout Novel: Insider Advice for Taking Your Fiction to the Next Level

Un agente letterario ci sprona a fare di più che tirare le fila di una storia, ci spinge a pensare alla grande, affrontare i grandi temi e scrivere libri che cambiamo la vita delle persone. Il libro contiene delle indicazioni utili per scrivere un testo che contenga davvero qualcosa che lo faccia emergere in un mercato sovraffollato. [Disponibile in formato Kindle]

9) Sol Stein, Stein On Writing: A Master Editor of Some of the Most Successful Writers of Our Century Shares His Craft Techniques and Strategies

Romanziere, editor, editore e docente di scrittura, Stein è uno dei decani della scena letteraria americana. La sua carriera si estende per decenni e in questo libro condivide con noi informazioni privilegiate sui grandi scrittori e sul loro lavoro. Ci espone anche tutto ciò che ha imparato durante la sua lunga carriera. Ho frequentato i suoi corsi e continuo a seguire i suoi consigli. [Disponibile in tutti i formati compreso audiobook]

10) William Zinsser, Scrivere bene

Non dobbiamo trascurare il background di Zinsser. Zinsser è un classicista e un classico, universalmente apprezzato per la chiarezza e l’empatia del suo insegnamento. Zinsser ci dà alcune dritte sui fondamenti della scrittura qualsiasi genere si intenda affrontare. [In italiano disponibile solo il libro, in inglese anche in versione Kindle]

11) William Strunk Jr. – E. B. White, Elementi di stile nella scrittura

Non iniziare con il leggere questi indiscutibili classici, equivale a leggere i 10 classici del Cristianesimo ignorando la Bibbia. Questo breve paperback viene consigliato da ogni insegnante di scrittura che conosco. Lo leggo almeno una volta l’anno da quarant’anni. Le sue semplici verità coprono ogni cosa, dallo stile alla grammatica, all’uso della lingua. Fatene la vostra seconda natura. [In italiano disponibile solo il libro, in inglese in tutti i formati compreso audiobook]

La competizione è diventata feroce e vi farete un favore addottorandovi sull’esperienza degli scrittori che vi hanno preceduto. Prendetevi il tempo imparare, e dopo vi ringrazierete per averlo fatto.

Scrivi qualcosa più breve di un libro

Un libro non dovrebbe essere la prima attività da intraprendere così come non ti puoi iscrivere alla scuola media quando sei ancora all’asilo nido. Il libro è un punto d’arrivo: prima impara il mestiere e alimenta il tuo talento.

Scrivi un diario, scrivi una newsletter, apri un blog. Fai pubblicare i tuoi articoli in un paio di periodici, in un giornale in una enzine. Frequenta dei corsi serali od online di giornalismo e di scrittura creativa.

Gli editori prendono gli autori che hanno già un certo seguito (lettori, follower su Facebook o fan in qualche social media). Inizia a costruirti questa piattaforma pubblica.

Esci dal guscio, impara cosa significa essere pubblicato, diventa esperto in qualcosa, costruisci un seguito e solo allora inizia a pensare di scrivere un libro o un romanzo.

Entra a far parte di una comunità di autori

Pensi di fare tutto da solo? Allora sei uno scrittore più bravo di me. A mia conoscenza, ogni autore che ha pubblicato qualcosa fa parte di una comunità che lo aiuta. Altrimenti come potrebbe far fronte a sentimenti come la frustrazione, lo scoraggiamento, l’attesa, la voglia di mollare. Ho scritto più di 185 libri e ancora, a un certo punto, mi chiedo se riuscirò a portare a compimento quello a cui sto lavorando. Appartenere a una comunità significa che posso ricevere sollievo e incoraggiamento dai colleghi ogni volta che ne ho bisogno.

Quando inizi, un altro paio di occhi che si poggiano sul tuo lavoro può essere qualcosa di inestimabile. Dieci paia di occhi sono ancora meglio. Entra a far parte di un gruppo di scrittori, trova un mentore, apriti alle critiche.

Un suggerimento a questo proposito: assicurati che nel gruppo ci sia almeno una persona, preferibilmente il leader, che ha già pubblicato e conosce bene il mondo dell’editoria.

Se hai portato a termine queste tre fasi, puoi iniziare a scrivere il tuo libro. Ma fai attenzione. Molte aspiranti autori non vanno oltre la prima pagina. Sia per la necessità di procrastinare o per qualsiasi altra ragione, sta di fatto che solo pochi scrittori proseguono oltre l’incipit. Per evitare di entrare a far parte di questo triste gruppo, hai bisogno di un piano. A prescindere dal tuo personale metodo di scrittura o approccio allo scrivere, assicurati di avere una precisa tempistica di scrittura che tenga di conto di tutte le necessità del tuo lavoro, come la ricerca, i sopralluoghi, la raccolta di informazioni e via dicendo.

Vediamo in dettaglio questi aspetti.

La scrittura è un lavoro come un altro

Se sei un autore, allora la scrittura diventa il tuo lavoro e devi trattarla come tratti un vero lavoro. Devi presentarti al lavoro puntuale e devi farlo che tu ti senta o no. Il blocco dello scrittore non è una scusa. In nessun posto di lavoro potresti assentarti dicendo che hai un blocco da lavoratore. Prova a dirlo e otterrai subito una bella lettera di licenziamento.

Trova almeno sei ore alla settimana per scrivere. Trovare non è proprio la parola adatta. Non devi trovare, devi programmare quel tempo. Mettilo nella tua agenda e fai di quel tempo un qualcosa di sacro e intoccabile. Sarai stupefatto dalla tua capacità di lavoro quando finalmente ti installerai sulla tua sedia per scrivere.

Pianifica e ricerca

Puoi saltare i passaggi che sto per esporti a tuo rischio e pericolo. Sarà la preparazione che renderà il tuo libro un successo o un fallimento. Ci sono due cose che devi preparare con cura. Eccole.

1) Fai un piano dell’opera. A prescindere da come la pensi sulle schematizzazioni, ha bisogno di una traccia, di un’idea per partire. Quando inizi a scrivere un romanzo ci sono due opzioni: o hai un piano già in mente (cioè sei un un outliner) oppure ti va di improvvisare (cioè sei un un pantser). Se, però, sei un autore di non-fiction non puoi che essere un outliner.
Se parliamo di fiction, la definizione di outliner è ovvia. L’outliner pianifica tutto in anticipo. Invece di pantser scrivono attraverso un processo di scoperta – o come dice Stephen King “mettono i personaggi in situazioni problematiche e cercano di descrivere li per lì quello che gli succede”.

Nessuna delle due tecniche è meglio o è peggio, è giusta o è sbagliata. Ogni autore adopra l’una o l’altra. C’è anche una minoranza di ibridi con una prevalenza dell’una sull’altra in un ambito di co-presenza. Ma a seconda della tua preferenza per l’outliner o il pantser, approccerai il piano dell’opera in modo completamente differente.

Se sei un outliner integralista (e un romanziere) troverai interessante il metodo del mio amico e collega Randy Ingermanson che lui stesso definisce lo “Snowflake Method” (metodo del fiocco di neve). Lì imparerai come lavorare sulla struttura lasciando che la tua prosa prende forma al volo e si liberi delle costrizioni.

2) Fai della ricerca. Tutte le grandi storie sono frutto di una ricerca. Se la ricerca langue la storia soffre. Se il tuo personaggio guida per 10 km ad est dell’anello di Chicago deve farlo con un veicolo anfibio, perché là c’è il lago Michigan.

Per evitare questi errori imbarazzanti, occorre fare delle ricerche. Immergiti nei dettagli dell’ambientazione del tuo romanzo. Assicurati che nessuno dei tuoi personaggi vesta un piumino da sciatore in un luogo in cui ci sono 30 gradi.

Ci sono tantissime fonti a cui riferirsi per informazioni: è a quelle che bisogna ricorrere per verificare la fondatezza della nostra storia.
Grazie Jenkins per averci detto queste cose niente affatto scontate.

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