Paolo Legrenzi “L’alfabeto dei soldi”, Milano, Guerini Next, 2020, pagg.225, Euro 18,50
Sicuramente gli esiti dei periodici sondaggi finalizzati ad accertare il livello di conoscenza economico – finanziaria degli italiani continuano a costituire un risolutivo propellente per quanti sostengono la necessità di azioni orientate al suo rafforzamento.
Questo libro di Paolo Legrenzi, Professore Emerito di Psicologia presso l’Università Cà Foscari di Venezia, ne è una diretta conferma e si inserisce a pieno titolo in quella corrente di pensiero economico, che ha posto al centro della propria attenzione i comportamenti individuali e collettivi, la cosiddetta finanza comportamentale. Una corrente, che ha avuto anche notevoli riconoscimenti. Basti pensare ai Premi Nobel per l’economia, attribuiti nel secolo scorso (1987) a Herbert Simon, psicologo ed economista presso l’Università di Princeton e, in epoca più ravvicinata, (2002 e 2017) prima a Daniel Kahneman, psicologo e, poi, a Richard Thaler, Professore di Economia Comportamentale all’Università di Boston.
Il titolo accattivante del libro bene introduce all’illustrazione del suo impianto con cui ci si propone di guidare il lettore attraverso alcuni aspetti dell’alfabetizzazione economico finanziaria per contribuire a fargli costruire consapevolmente le proprie scelte di vita in campo economico.
L’autore, per raggiungere questo obiettivo, illustra alcuni lemmi legati al denaro, strumento universale di comunicazione e di individuazione di valori da attribuire ai bisogni e alle emozioni, mostrandone gli intrecci con alcuni fattori, quali il tempo, l’impazienza, le incertezze e, perché no, anche una certa dose di stupidità, che caratterizzano la nostra vita e le scelte compiute.
Scorrono, così, pagine che, con uno stile leggero ma non per questo in modo poco rigoroso, portano il lettore a fare un viaggio decisamente stimolante, partendo dall’A, come ABC dell’alfabetizzazione economica, per giungere alla Z di zoccolo duro, riferito anche ai “modi di funzionare della nostra mente che nel caso dei risparmi tende sempre a portarci fuori strada”.
Un viaggio, che nelle sue 19 tappe intermedie affronta nell’ottica della finanza comportamentale problemi e nodi, che interessano, ma anche in una certa misura angosciano, l’umanità: dalla B di big data alla D di demografia; dalla C di coscienza alla O di ossessioni; dalla P di paura alla U di umanità; dalla S di soldi e sostenibilità alla F di di futuro & passato; dalla H di homo habilis alla T di tempo e delle sue trappole.
Il tutto viene svolto, avendo ben presente, come avverte nelle pagine introduttive lo stesso Legrenzi, due aspetti condizionanti della nostra epoca: il fatto che si sta registrando il più grande passaggio generazionale di beni della storia dell’umanità e la consapevolezza che i figli non potranno accumulare le stesse fortune dei loro padri, perlomeno con gli stessi tempi e con le stesse quantità.
Un libro, in definitiva, che non parla solo ai cultori della scienza economica, ma a tutti coloro che vogliono recuperare la propria serenità, ingrediente essenziale della vita, comprendendo il significato più profondo delle proprie scelte, giuste o sbagliate che siano, nella consapevolezza che ognuna di esse costituisce un mattone del proprio edificio culturale, eretto nel segno dell’innovazione e del progresso. Senza tralasciare un pregio ulteriore di questa opera: dimostrare che l’economia non è solo un insieme di regole vincolanti nell’ambito di una materia arida, retaggio di una scienza triste; ma è anche il risultato di un mix di razionalità ed emozioni che si può vivere, ricacciando indietro le angosce quotidianamente presenti nella nostra vita.