Il premier libico Ali Zeidan è stato rilasciato. Lo ha scritto su Twitter il capo dei Comitati supremi di sicurezza, Hashim Bishr.
Zeidan era stato prelevato questa mattina dall’Albergo di Tripoli dove vive e portato in un luogo sconosciuto. La notizia, anticipata dalle breaking news di Sky News Arabia e Al Arabiya, era stata confermata dal governo che si è riunito d’urgenza.
L’operazione, portata a termine da un gruppo armato, era stata rivendicata da un gruppo di ex ribelli, la “Camera dei rivoluzionari di Libia”, che aveva annunciato “l’arresto” del primo ministro per il ruolo che il suo governo avrebbe svolto nella cattura di Abu Anas al Libi, uno dei leader di al Qaida, da parte delle truppe speciali americane.
L’arresto, si legge sul sito internet dell’emittente panaraba al Jazeera, era stato eseguito dopo la pubblicazione del comunicato del segretario di Stato Usa John Kerry sulla cattura dell’ex leader di al Qaida al Libi. Nel testo si precisava che “il governo libico non era al corrente dell’operazione”.
La “Camera dei rivoluzionari di Libia”, invece, ritiene che l’Esecutivo libico abbia agevolato la cattura di al Libi. Il Consiglio dei ministri, da parte sua, ha riferito sulla sua pagina Facebook di “non essere al corrente di una revoca dell’immunità o di alcun ordine di arresto”.