Automobili e lusso sostengono Piazza Affari, in una giornata di realizzi sulle banche: il Ftse Mib si ferma a +0,15%, 20.836 punti, con Fiat sugli scudi +9,23% e Banco Bpm in fondo al paniere, -2,01%. Cauti anche gli altri listini continentali, alla vigilia della riunione della Bce, che potrebbe fornire indicazioni sul futuro della politica monetaria europea, ma senza riservare sorprese nell’immediato. Parigi +0,19; Francoforte +0,05%; Londra +0,18%; Madrid -0,18%.
Tonica Wall Street, con i listini principali ancora in crescita e il DJ stabilmente oltre la soglia psicologica dei 21000 punti; vola Twitter in avvio, grazie a una riduzione delle perdite nel trimestre. I listini statunitensi fremono, a poche ore dalla presentazione della riforma fiscale di Donald Trump, mentre il segretario al Tesoro Steven Mnuchin conferma che il piano include una riduzione dell’aliquota per le aziende dal 35% al 15%. “È il più grande taglio delle tasse e la più ampia riforma fiscale della storia degli Stati Uniti”, sottolinea. In questa prospettiva il dollaro riprende quota. L’euro scende dello 0,47% e arretra dalla soglia di 1,09 superata nei giorni scorsi. In questo momento il cambio è 1,087.
Il petrolio viaggia in altalena, ma fa ben sperare il calo delle scorte settimanali di greggio in USA. Brent +0,33%, 52,27 dollari al barile. L’oro si assesta a 1264,89 dollari l’oncia, +0,19%.
Sul fronte obbligazionario si allarga lo spread nell’Eurozona. Smaltito l’effetto Macron al primo turno, mentre la campagna elettorale per il ballottaggio si fa rovente, risale il differenziale fra decennale italiano e tedesco. Il rendimento del Btp a 10 anni torna a 2,31%; spread 195.50 punti base, +4,66% rispetto alla chiusura di ieri. Sulla carta italiana pesa inoltre la tornata di aste a medio lungo in agenda domani, quando il Tesoro metterà a disposizione fino a 8,75 miliardi di euro in Btp a 5 e 10 anni e nel nuovo Ccteu ottobre 2024.
In mattinata il Tesoro ha anche collocato 6 miliardi di euro di Bot semestrali, con il tasso in discesa al nuovo minimo storico: -0,326% da -0,294% dell’asta di marzo.
Piazza Affari dunque chiude trainata da Fiat, grazie a un primo trimestre 2017 con utile operativo record di 1,535 miliardi di euro (+11%)?su un fatturato di 27,7 miliardi (+4%). La pioggia di acquisti bagna anche Exor +2,93% e Ferrari +2,07%. Bene Cnh +1,83%, debole Brembo -1,17%.
Il lusso resta brillante, trainato dal versante francese, dopo il riassetto di Lvmh e i conti Kering, che alla Borsa di Parigi guadagna oltre il 9%, forte delle vendite del primo trimestre con i marchi Gucci e Yves Saint Laurent. A Milano svettano Moncler +3,45%; Ferragamo +2,34%; Ynap +1,22%. Inverte la rotta, rispetto alle precedenti sedute, Atlantia, +1,69%. Giornata positiva per Tenaris +1,46% e Leonardo +1,99%.
A soffrire di più sono il credito e dintorni, anche per prese di profitto. Oltre a Banco Bpm, Unicredit cede l‘1,71%; Ubi -0,99%; Mediobanca -1,38%; Intesa -0,73%. In controtendenza Banca Mediolanun +1,51%. Fra gli assicurativi scendono Generali, -1,48% e Unipolsai -1,04%. Giù anche Italgas -1,9% e Stm – 1,7%.