Giorgio Ruffolo, socialista, riformista, economista ed ex ministro dell’Ambiente, è morto a Roma all’età di 96 anni. Con Giorgio Ruffolo se ne va una mente limpida e un progressista generoso, convinto che il capitalismo da solo non fosse lo strumento in grado di assicurare la crescita e un benessere più equanime, che includesse anche le fasce più deboli della società. Per questo si era sempre dedicato a promuovere progetti, idee, studi per indirizzare il cambiamento della società in cui viviamo ma senza lasciarsi trascinare dall’utopia o dall’integralismo.
Giorgio Ruffolo: chi era
Ruffolo era laureato in giurisprudenza ma aveva presto capito che l’economia era il terreno a lui più congeniale. Avea approfondito gli studi, passando un periodo all’Ocse per poi passare all’Eni quando a guidare il gruppo energetico nazionale era ancora Enrico Mattei. Nel 1962 venne chiamato da Ugo La Malfa al ministero del Bilancio e aveva contribuito al rapporto sulla programmazione economia presentato dal ministro Antonio Giolitti. Con Paolo Flores D’Arcais aveva fondato la rivista MicroMega, prendendo le distanze dal Psi di Bettino Craxi lui che, pur senza prendere posizioni di netta contrapposizione, si ritrovava più volentieri nella corrente giolittiana e della sinistra lombardiana.
Giorgio Ruffolo ha svolto una lunga attività parlamentare. È stato eletto con il Psi, nel periodo tra il 1979 e il 1994, prima in Europa e poi alla Camera e al Senato. Successivamente è stato ministro dell’Ambiente in diversi governi (Goria, De Mita, Andreotti), tra il 1987 e il 1992. Dopo la fine del Psi in seguito al ciclone di Mani pulite, aveva aderito al Pds, poi diventato Ds.
Giorgio Ruffolo: il cordoglio di Mattarella, il ricordo di Valdo Spini
«Sono dolorosamente colpito dalla scomparsa di Giorgio Ruffolo, economista di valore, politico appassionato, capace di unire tensione ideale, garbo e competenza. Dirigente d’azienda, parlamentare italiano ed europeo e ministro dell’ambiente, fu punto di riferimento per i socialisti, rispettato e apprezzato unanimemente da tutte le forze politiche. Invio ai suoi familiari il mio cordoglio per la scomparsa di un brillante e leale servitore dello Stato». Lo afferma, in una nota di cordoglio, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella
“Giorgio Ruffolo ha percorso tutto l’iter di un’importante vicenda istituzionale” ha scritto Valdo Spini nell’annunciare la sua morte. “Lo ha fatto con la competenza dell’economista di alto livello, ma anche con l’impegno di militante politico socialista fino dai tempi della sia giovanile militanza nella Federazione Giovanile socialista italiana”. “In Ruffolo – ha proseguito – si coniugavano in modo del tutto particolare l’intellettuale e il militante, all’insegna di un dialogo tra ragione e passione che lo accompagnò per tutta la vita. Per la mia generazione – ricorda infine Spini – un punto di riferimento essenziale. Personalmente gli ho voluto molto bene, per la relazione che sapeva intessere anche sul piano umano. Si sapeva che la sua malattia non gli permetteva più di partecipare al dibattito politico e culturale, ma la sua presenza muta era comunque un punto di riferimento”.
I funerali si svolgeranno alle 15 nella chiesa evangelista di Piazza Cavour domani sabato 18 febbraio.