All’apertura dei mercati sembrava una giornata di gloria per lo spread italiano. Dopo un’apertura a quota 383, le reazioni positive all’accordo raggiunto ieri dai leader europei sull’allargamento dell’Efsf hanno portato il differenziale di rendimento fra i Btp decennali e i corrispettivi Bund tedeschi a calare, nella prima ora i scambi, fino a un minimo di 355 punti base.
In seguito, probabilmente per il prevalere delle perplessità legate alla mancanza di chiarezza sui dettagli dell’intesa, lo spread è tornato a salire, fino a lambire nuovamente i 370 punti. La nuova risalita può essere legata anche alla nuova asta di Btp decennali, che tuttavia ha conseguito un buon risultato.
L’effetto Bruxelles si è fatto sentire anche sugli altri principali differenziali europei messi sotto pressione dai mercati nelle ultime settimane. Lo spread spagnolo è calato da 343 (il livello di chiusura di ieri) a 316 pb, quello francese da 111 a 92 pb e quello greco da 2,328 a 2,202.