Storica decisione del Consiglio europeo ieri a Bruxelles che ha dato il via libera ai negoziati per l’ingresso nella Ue dell’Ucraina e della Moldavia, dopo che il leader sovranista ungherese Viktor Orban ha rinunciato a porre il veto e si è assentano al momento del voto. Esulta ovviamente Zelensky al quale il Sì del Consiglio europeo ridà un po’ di luce alla sua stella, appannatasi negli ultimi mesi per l’insuccesso della controffensiva militare ucraina contro la Russia e anche per i ritardi nei sostegni delle armi e dei finanziamenti dell’Occidente. “Questa è una vittoria per l’Ucraina e una vittoria per tutta l’Europa – ha commentato il Presidente ucraino – Una vittoria che motiva, ispira e rafforza”. Gli ha subito fatto eco la Presidente della Ue, Ursula Von der Leyen: “Una decisione strategica e un giorno che rimarrà scolpito nella storia della nostra Unione. Siamo orgogliosi di aver mantenuto le nostre promesse e felici per i nostri partner”. Soddisfatta anche la premier italiana Giorgia Meloni: “Si tratta di un risultato di rilevante valore per la Ue e per l’Italia, giunto in esito ad un negoziato complesso in cui la nostra nazione ha giocato un ruolo di primo piano nel sostenere attivamente sia Paesi del Trio orientale sia la Bosnia Erzegovina e i Paesi dei Balcani occidentali”.
Naturalmente l’adesione di Kiev alla Ue non è per domani e serviranno negoziati serrati dalla difesa all’agricoltura ma la strada è aperta. Il Consiglio europeo ha anche messo sul tavolo nuovi aiuti finanziari per l’Ucraina per 50 miliardi e riconosciuto alla Georgia lo status di candidato.