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L’euro schiaccia le Borse ma Fca regge

L’euro corre sui massimi da gennaio 2015. Le Borse europee, frenate dalla rivalutazione della moneta unica salita a 1,19230 dollari (dopo essere andato fino a 1,1966 dollari in Asia), ed orfane del contributo di Londra (chiusa per il bank Holiday), segnano il passo. L’indice Ftse Mib apre la settimana con un calo dello 0,30%, attorno a quota 21.700 punti. In rosso anche Parigi (-0,5%) e Francoforte (-0,7%). Deboli anche Madrid (-0,3%).

Per gli esperti di Swissquote la valuta di Eurolandia continuerà la sua corsa almeno fino al prossimo 7 settembre, quando si riunirà nuovamente la Banca centrale europea. Secondo Swissquote, ci sono fondate ragioni per ritenere che la moneta unica continuerà a segnare nuovi record di qui ai prossimi giorni.

Il ribasso colpisce tutti i settori dell’Eurostoxx. Patiscono in particolare le riassicurazioni sui cui pesa l’uragano Harvey. Da segnalare in particolare le performance negative di Hannover Re (-1,6%) e Munich Re (-0,93%).

Quasi invariato il petrolio: Brent -0,1%. Poco mossa Eni (+0,08%), Saipem -0,4%. L’oro ne beneficia portandosi a un passo dai 1.300 dollari l’oncia, +0,5%.

La fiducia delle imprese manifatturiere sale nel mese di agosto a 108,1 dal 107,8 di luglio toccando il massimo da dicembre 2007.

Il Tesoro ha collocato stamane in asta 2 miliardi di euro in titoli zero coupon biennali Ctz (certificati zero coupon) offrendo un tasso d’interesse più alto, ma sempre negativo, rispetto all’asta precedente. Salgono da -0,167% a -0,139% i rendimenti dei Ctz con scadenza 30 maggio 2019. L’ammontare di titoli di stato offerto agli investitori è stato pari a 2 miliardi di euro, oltre l’importo massimo inizialmente offerto (1,5 miliardi).

Sul mercato obbligazionario il Bund tratta a 0,39%, il Btp a 10 anni al 2,10% con lo spread a 172 punti base. La debolezza del dollaro pesa nel breve su Brembo (-0,6%), Buzzi (-0,8%), Stm (-1,5%) e Tenaris (-1,4%). Ferrari poco mossa. Prolungato fino al 2020 compreso il contratto con Sebastian Vettel.

Recupera le perdite iniziali Fiat Chrysler, invariata nonostante il calo del dollaro. La società è stata la grande protagonista della scorsa settimana con un progresso del 18% circa. 

Generali -0,33%. Secondo il quotidiano portoghese Jornal Economico, Generali Portugal entrerà nel programma di cessioni del Leone. La vendita è prevista a ottobre e Liberty, Caravela e Zurich Insurance hanno già espresso il loro interesse. Anche Allianz tra i corteggiatori.

Banche quasi piatte. Unicredit +0,3%, Intesa +0,5%. Carige (-1,4%) ha convocato per il 28 settembre l’assemblea dei soci sull’aumento di capitale per massimi 560 milioni di euro.

Da segnalare il tonfo di Geox sospesa per eccesso di ribasso con una caduta del 9% e un minimo intraday a 3,02 euro per poi ripartire con scambi a 3,18 euro. Possibile un errore di operatori che avrebbero incautamente inserito ordini in vendita.

Sale Dada (+2%), che ha aggiornato in avvio i massimi da maggio. Nel lusso FerragamoMoncler -1%.

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