Il Governo chiederà un nuovo voto di fiducia dopo le primarie del Pd. A dirlo è il premier Enrico Letta, parlando da Vilnius, dove ha partecipato al vertice europeo: “La nuova fiducia che il Governo chiederà al Parlamento dopo uscita di Forza Italia – ha spiegato – rafforzerà il Governo e ci consentirà di passare da un 2013 in cui abbiamo ottenuto risultati importanti giocando in difesa sotto l’assedio politico, l’assedio economico, e siamo riusciti a cavarcela: ora nel 2014 dobbiamo giocare all’attacco”. Il premier ha poi chiarito che non servirà un rimpasto (“I ministri non si toccano”), ma che i sottosegretari di Fi verranno cambiati. Nella giornata di ieri era stato il Presidente Giorgio Napolitano a sottolineare la necessità di un voto di fiducia.
Letta non ha chiuso le porte alla possibilità di presentarsi come presidente dimissionario al Parlamento, un’opzione che sarà valutata insieme a Napolitano: “Lunedì pomeriggio andrò al Quirinale e col capo dello Stato verificherò tutti i diversi passaggi di questa vicenda”. “Conta la sostanza – ha proseguito il presidente del Consiglio -: chiederemo una nuova fiducia, non chiamatela verifica, e vedremo i numeri già certificati in Senato con la fiducia sulla Stabilità che ci dà già un perimetro della nuova maggioranza”.
Il premier ha concluso dicendosi possibilista su un’eventuale collaborazione di Forza Italia sulle riforme istituzionali, nonostante l’uscita dalla maggioranza: “Esiste un’azione di governo ma poi esiste un’azione di riforme istituzionali”, chiedendo “la più ampia condivisione possibile”. In questo senso il voto di fiducia in Parlamento serve anche a dare ordine alla discussione e a verificare l’atteggiamento di Forza Italia.