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Letta-Barroso, l’austerity non cambia: “Lotta alla disoccupazione, ma conti in ordine”

La missione non cambia: quest’anno il deficit pubblico italiano non dovrà superare la soglia del 3% imposta dal trattato di Maastricht. Il nostro Paese non chiederà dunque alcun trattamento di favore, ma “all’interno di quegli impegni occorrono scelte che garantiscano all’Italia più spazi per la crescita”. Questa la richiesta avanzata dal neopremier Enrico Letta nel suo tour europeo d’inizio mandato. Dopo aver incontrato nei giorni scorsi la cancelliera tedesca Angela Merkel, il presidente francese Francois Hollande, il premier belga Elio Di Rupo e il presidente Ue Herman Van Rompuy, questa mattina il capo del Governo ha incontrato il numero uno della Commissione europea, Jose Manuel Barroso. 

Il nodo fondamentale rimane quello delle risorse. Come finanziare le misure fiscali annunciate da Letta in Parlamento (in primo luogo il rinvio dell’acconto Imu) e garantire al contempo la tenuta dei conti entro i limiti imposti da Bruxelles? Al momento non è chiaro. Il Premier ha fatto sapere che la discussione su questo punto sarà affrontata in un secondo incontro.

Per il momento, Barroso si è detto “molto fiducioso che l’Italia uscirà dalla procedura per deficit eccessivo”, anche se il Governo deve ancora “presentare in termini concreti” i dettagli sulle misure economiche di bilancio, che devono essere prima discusse in Parlamento. 

Letta ha confermato che l’Italia “manterrà gli impegni presi dal precedente Governo con la Commissione” rispetto agli obiettivi sul deficit: “Presenteremo le nostre idee su come stare dentro questi impegni”. Inoltre, il Premier ha “parlato con il presidente Barroso di come la lotta alla disoccupazione giovanile sia il punto cruciale del nostro programma”.

Da parte sua, la Commissione “continuerà a monitorare strettamente la posizione di bilancio dell’Italia – ha detto ancora Barroso –, e attende i dettagli” delle misure annunciate, in modo da poterne tenere conto nella sua decisione sulle ‘raccomandazioni specifiche per Paese’, relativamente all’Italia, che saranno presentate il 29 maggio prossimo.

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Categories: Politica