“Al commissario europeo agli Affari economici, Olli Rehn, dico che i nostri conti pubblici sono in ordine”. Risponde così il premier Enrico Letta all’intervista rilasciata a La Repubblica da Rehn, in cui il commissario europeo si definisce “scettico” in merito alla situazione dell’Italia, alle prese con le annunciate privatizzazioni e spending review affinchè il debito venga ridotto.
Letta aggiunge: “L’Italia è sulla giusta linea, quella del giusto equilibrio tra i conti pubblici in ordine e la ripresa che non va soffocata. Il nostro è un Paese serio: è finita la crescita del debito che da cinque anni a questa parte è andata avanti dal 105% al 133%; dal 2014 cominceremo la discesa. Le privatizzazioni e la spending review sono due capitoli fondamentali dell’azione del Governo per ridurre lo stock di debito: rientrano, dunque, in quello che faremo”.
Lo scetticismo appartiene al dibattito politico, secondo il Capo del Governo italiano, e non è un valore compreso nei trattati europei. Poi con toni forti Letta commenta: “Il commissario non dice che l’Italia e la Germania sono gli unici due grandi Paesi europei che da tre anni di fila stanno sotto il 3% del rapporto deficit/Pil. Ritengo che questo sia un impegno che vada premiato, non che vada frustrato con ic oncetti che oggi ha espresso Rehn”.