Leonardo è di nuovo sotto i riflettori a Piazza Affari. Alle 11.30 il titolo sta realizzando una delle migliori performance Ftse Mib (+1,2%) salendo del 3,58% a 25,57 euro per azione dopo aver toccato un massimo di 25,99 euro. Un rialzo che si aggiunge a quelli della settimana scorsa quando, in scia ai conti trimestrali, il titolo ha guadagnato il 13,7% del suo valore. La cavalcata di Leonardo però non si esaurisce qui: dall’inizio dell’anno, le azioni sono salite di oltre il 70%, realizzando la terza miglior performance nella classifica dei rialzi (dietro a Unipol e Mps) tra le blue chip.
Regno Unito conferma il Global combat air programme
Alla base dei rialzi odierni c’è la conferma da parte del Regno Unito dell’impegno nel programma Tempest per la costruzione del caccia di nuova generazione insieme a Italia e Giappone nell’ambito del Global combat air programme (Gcap). Si temeva infatti che il progetto potesse essere cancellato a causa dei tagli alle spese per la difesa annunciati dal nuovo governo laburista. Nel corso di un’audizione in Parlamento tenutasi venerdì scorso, invece, la ministra della Difesa Maria Eagle ha sciolto ogni dubbio, ribadendo che il progetto è “cruciale per mantenere le capacità di combattimento aereo del Paese in collaborazione con partner internazionali”.
Il Financial Times riferisce che il governo britannico avrebbe dato via libera al programma Gcap martedì 6 novembre. “La notizia è importante e positiva perché il nuovo governo britannico aveva mostrato alcuni dubbi su numerosi programmi militari, tra cui il Gcap”, sottolineano gli analisti di Banca Akros.
Nelle prossime settimane dovrebbe arrivare un annuncio formale per il programma del jet da combattimento, che vale miliardi di sterline, al quale lavoreranno, insieme a Leonardo, anche le britanniche Bae Systems e Rolls-Royce e la giapponese Mitsubishi Heavy Industries.
Pioggia di promozioni per Leonardo
Sul titolo Leonardo, inoltre, continua il sostegno dei conti trimestrali, che hanno portato Bernstein, Mediobanca Research ed Equita a rivedere al rialzo il target price. Le prime due hanno portato il prezzo obiettivo a 30 euro, con rating outperform, la terza a 27,5 euro con giudizio buy.
Secondo Bernstein, la società guidata da Roberto Cingolani sta diventando un’azienda a più alto rendimento, mentre gli analisti di Mediobanca ritengono “possibile un miglioramento della guidance di Leonardo per il periodo 2025-2028. Ancora più importante, riteniamo che l’esito delle recenti elezioni negli Stati Uniti sarà probabilmente significativo per il settore della Difesa dell’Unione Europea, e in particolare per Leonardo. Questo potrebbe tradursi in un impulso più forte anche in Italia per accelerare l’aumento della spesa per la Difesa, che è ancora decisamente inferiore al target Nato del 2% del pil”. “Di conseguenza – hanno spiegato gli analisti – rivediamo al rialzo le nostre stime e il target price del 7%, portandolo a 30 euro per azione. Senza contare che, sulla base delle nostre stime, l’azione continua a trattare a un forte e, a nostro avviso, ingiustificato sconto rispetto ai competitor. Pertanto, ribadiamo il nostro rating di outperform”.
“Post risultati del terzo trimestre lasciamo sostanzialmente invariate le stime di gruppo, pur percependo ci sia ulteriore potenziale upside dalla volontà di accelerare sul piano di risparmio dei costi e dalla finalizzazione della jv con Rheinmetall”, scrivono invece gli esperti di Equita.